Giorgia Meloni ancora una volta al centro delle polemiche. La premier stava, lentamente, uscendo dalla querelle con il suo ex compagno Giambruno, per poi essere inghiottita da un’altra polemica: lo scherzo telefonico del duo comico Vovan & Lexus.
Che cosa è successo
I comici russi non sono nuovi a questi scherzi, perché nella loro carriera hanno spesso preso di mira leader politici di ogni fazione e nazione. Ma ciò che ha fatto scalpore è quanto detto dalla Meloni in questa telefonata.
Problema migranti
Nella telefonata scherzo, la premier si sarebbe “sbottonata” troppo. «La situazione è un po’ difficile da gestire. Dall’inizio dell’anno, in 7-9 mesi più di 120.000 persone sono arrivate soprattutto dalla Tunisia; la situazione è difficile da più punti di vista, dal lato umanitario, dal lato logistico, dal lato della sicurezza». Così risponde quando le viene chiesto un parere sulla questione migranti. «Quello che vedo è che questo flusso rischia di crescere per la situazione in Africa, soprattutto nel Sahel ma anche per il problema del grano. Noi stiamo lavorando con la UE per un memorandum con la Tunisia. L’Europa ha pensato per tanto tempo di poter risolvere il problema relegandolo all’Italia ma quello che non capiscono è che è impossibile». La telefonata prosegue per qualche minuto e la Meloni spiega. «L’ entità del fenomeno è qualcosa che riguarda per me non solo la UE ma l’Onu. Ma il problema è che agli altri non interessa, non rispondono nemmeno al telefono e sono tutti d’accordo che l’Italia debba risolvere da sola il problema. Uno dei piani strategici da discutere con altri Paesi europei è di iniziare a fare investimenti energetici in Africa». Poi conclude. «Nei primi giorni di novembre presenteremo qui a Roma in una conferenza il nostro piano Mattei per l’Africa che consiste nell’investire ancora di più nell’energia per l’Africa in modo che i Paesi africani producano l’energia di cui hanno bisogno e che possano anche esportarla».
Questione Ucraina
La telefona, poi, si sposta sulla guerra in Ucraina quando il duo comico chiede: «Quanto pensa possa durare il conflitto tra Ucraina e Russia? Ha avuto un colloquio con il presidente Biden?». La premier prontamente risponde. «Vedo che c’è molta fatica, devo dire la verità, da entrambe le parti; è vicino il momento in cui tutti capiranno che c’è bisogno di una via d’uscita. Il problema è trovare questa via d’uscita che possa essere accettabile senza violare il diritto internazionale». Ma la telefona non termina qui e Giorgia Meloni prosegue. «Ho delle mie idee su come gestire la situazione ma sto aspettando il momento giusto per mettere sul tavolo queste idee». Poi spiega. «La controffensiva ucraina forse non sta andando come si aspettavano, va avanti ma non ha cambiato il destino del conflitto. Tutti capiscono che potrebbe durare davvero molti anni se non proviamo a trovare delle soluzioni. Il problema è capire quale sia la soluzione accettabile per entrambi senza aprire altri conflitti. Loro stanno facendo quello che hanno il diritto di fare, noi cerchiamo di aiutarli». Infine la Meloni conclude. «Sa cosa penso sulla Libia, forse non lo sa, potremmo discutere per ore su quello che è successo in Libia. Forse oggi qualcuno capisce che la situazione dopo non è migliore, dobbiamo far funzionare il nostro cervello».