Matteo Salvini ha parlato a Rtl 102,5 nella trasmissione Non stop news. Il Ministro ha innanzitutto fatto chiarezza sull'inchiesta che vede coinvolto Tommaso Verdini: "Conosco il fratello di Francesca ed è un ragazzo in gambissima, non ho nessun dubbio. Ho avuto amici carissimi sputtanati sui giornali per settimane, Morisi, Savoini, poi è finito in niente, archiviato". Il leader leghista ha quindi espresso il suo fastidio per essere coinvolto in dichiarazioni altrui senza prove concrete.
Salvini sul caso Ferragni
Parlando dell'
inchiesta su Chiara Ferragni,
Salvini ha commentato
"È chiaro che il Paese non dipende da Chiara Ferragni e spero che la politica abbia cose più importanti di occuparsi dei pandori, però a me non piace l’accanimento a prescindere su qualcuno che è in difficoltà. Ci sarà un processo che non viene celebrato in radio o sui giornali senza giudici e avvocati. Fedez e Chiara Ferragni sono in un universo lontanissimo da me, però non mi piace l’accanimento, la cattiveria e il livore di questi giorni". Rispondendo alle critiche su possibili indagini personali, Salvini ha invece affermato:
"Io non ho mai fatto mezzo favore a nessuno, gli appalti vanno ai più bravi, non sono mai stato sfiorato da nessuna indagine. Finire sui giornali per dichiarazioni di altri che millantano mi ha dato fastidio, non tanto per me".
Salvini, la decisione sulle elezioni europee
Venendo ai temi più strettamente politici, il leader leghista ha confermato la sua decisione di non candidarsi alle Europee: "Faccio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono tre ministeri in uno, poi faccio il segretario della Lega, mi sembra più che sufficiente. Poi Giorgia Meloni e Antonio Tajani faranno le loro scelte. Se Vannacci accettasse la candidatura per me sarebbe sicuramente un fatto positivo". Infine Salvini ha concluso con un commento sulle commemorazioni per i fatti di Acca Larentia: "Chi si dice fascista o comunista nel 2024 mi fa tenerezza, sono stati sconfitti dalla storia, fortunatamente non torneranno. Io sono proiettato nel futuro e spero che anche la politica italiana la smetta di guardare al passato. Questo perenne dibattito giornalistico stanco su 70 anni fa, anche basta".