A Roma la sindaca uscente Virginia Raggi promette lotta senza tregua agli “zozzoni” della capitale.
A pochi mesi dalle elezioni amministrative, la prima cittadina, che ha comunque deciso di ricandidarsi nonostante le perplessità del suo Movimento, non è riuscita a raggiungere molti degli obiettivi annunciati nella campagna elettorale amministrativa del 2016.
L’amministrazione orinaria fa acqua da tutte le parti, come l’emergenza rifiuti, i trasporti che funzionano a singhiozzo, gli spazi verdi non curati e le strade piene di buche sull’asfalto. Per non parlare
dei campi rom che appaiono ghetti ai margini della città in balia della più totale assenza di regole.
Il problema “rifiuti”
Da diversi giorni,
Roma è invasa dall’immondizia, in centro come in periferia. I cassonetti traboccano
di rifiuti di ogni genere e questi attraggono animali selvatici come
cinghiali, gabbiani e
topi, ovvero la nuova fauna urbana. La
capitale, purtroppo continua
a non essere autonoma nel trattamento dei rifiuti.
La spesa media ogni anno è di 170 milioni di euro per mandare i rifiuti in altre Regioni, in attesa di impianti per trattare l’indifferenziata. La sindaca Raggi aveva promesso di portare la raccolta differenziata al 70 per cento ma ad oggi la Capitale si è fermata al 46 per cento.
Non è affatto un mistero che Roma sia sporca. Gli indicatori di qualità del servizio parlano chiaro: secondo il Comune, l’Ama (Azienda Municipale Ambiente) avrebbe dovuto garantire la pulizia del 92 per cento delle strade, ma nel 2018 si è fermata al 62,8 per cento. Risultati appena migliori si sono avuti nel 2019 con il 65,8 per cento. Come se non bastasse, Roma ha la metà dei cestini per abitante rispetto a Milano: solo 4,8 ogni mille persone, contro i 9 del capoluogo lombardo.
Purtroppo, la Capitale ha il costo di servizio dell’igiene urbana più alto tra le grandi città in Italia, a ciò si aggiunga l’assenteismo dell’azienda municipalizzata che si occupa dei rifiuti che registra dati pari al doppio della media nazionale delle aziende del settore, ovvero il 15 per cento contro il 7,3 (media nazionale).
Su facebook il post della Raggi: "48 denunciati, oltre 9mila multe"
Questa mattina la prima cittadina di Roma ha quindi tenuto a mettere i puntini sulle “i” per quanto riguarda l’emergenza rifiuti ed ha annunciato testualmente la "lotta agli zozzoni".
Con un post su Facebook la Raggi ha reso noti i numeri della campagna contro quanti - una "minoranza", spiega - quotidianamente insozzano la Capitale.
"L'impegno di questa amministrazione nella lotta agli zozzoni, che ogni giorno sporcano la nostra città, è dimostrato dai numeri. Cifre che parlano chiaro, grazie al prezioso lavoro del Nucleo Ambiente e Decoro della nostra Polizia Locale, il Nad, che ho voluto creare appositamente per questo", scrive la sindaca.
''Dalla sua costituzione, il Nad ha sequestrato 203 automezzi usati per reati ambientali. Solo nell'ultimo anno e mezzo - continua Raggi -, inoltre, sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria 48 persone ed elevate oltre 9mila multe per reati di tipo ambientale, per un totale di circa 1,3 milioni di euro''.
In conclusione la Raggi ha scritto: ''Grazie a un sistema di videosorveglianza e di fototrappole, abbiamo individuato chi ha creato discariche abusive, ha gettato i propri rifiuti nelle nostre aree verdi, ha sversato materiali di ogni tipo nei cassonetti stradali in spregio di ogni norma e, soprattutto, della convivenza civile. Le vittime di questa minoranza di zozzoni, infatti, siamo tutti noi cittadini. E porteremo avanti questa lotta, insieme''.