La decisione sarà presa prima della scadenza, fissata per fine Luglio. Lo stato di emergenza in Italia, condizione dovuta alla diffusione del Covid-19, più volte spostata in avanti per fronteggiare una situazione sanitaria in evoluzione, potrebbe essere nuovamente esteso con uno spostamento in avanti di cinque mesi. La decisione spetta al Premier Mario Draghi che secondo alcune indiscrezioni giornalistiche sarebbe impegnato proprio in questi giorni nelle discussioni che interessano il provvedimento.
Lo stato di emergenza era stato dichiarato il 31 Gennaio 2020, quando i vertici dell'allora Governo Conte avevano attuato le prime misure per affrontare l'arrivo del Coronavirus in Italia. Lo stato di emergenza non ha limiti temporali specifici, per questa ragione è stato allungato dall'esecutivo di volta in volta nell'ultimo anno e mezzo. Secondo alcuni, la preoccupazione di una nuova diffusione degli agenti virali che hanno portato all'epidemia di Covid-19 il prossimo autunno non sarebbe da escludere. Potrebbe essere questa la ragione del prolungamento dei termini del provvedimento fino alla fine dell'anno.
Le reazioni dei ministri
Posizioni discordanti sull'ipotesi di una proroga dello stato di emergenza coi i leader politici dei principali partiti che si sono espressi proprio in queste ore sull'argomento rilasciando dichiarazioni sull'allungamento delle scadenze. Contrario alla proroga dello stato di emergenza Matteo Salvini che ha detto che non ci sono i presupposti per un ulteriore rinvio. Assolutamente contro una proroga Giorgia Meloni che ha più volte ribadito come il 2021 debba essere un anno di ripresa, per cui non sarebbe più accettabile che a un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia siano ancora in discussione dei limiti alle più elementari norme di uno Stato di diritto come la libertà di movimento e di impresa. Nelle scorse settimane, invece, sia il Ministro della Salute Roberto Speranza che il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini avevano auspicato la fine dello stato di emergenza come evidente conferma di ripresa e normalizzazione. A preoccupare le autorità centrali, la diffusione della variante Delta i cui effetti ed incidenza sulla popolazione sono in queste ore al vaglio degli esperti. Il Governo si muove con prudenza dal momento che la fine dello stato di emergenza implicherebbe l'annullamento di molte delle misure previste dalla Protezione Civile fin dall'inizio dell'epidemia, tra cui l'obbligo di mascherine e del distanziamento.