Dalle prime indiscrezioni sembra che i
l Green Pass diventerà obbligatorio da ottobre per i dipendenti pubblici e i lavoratori di molti settori in cui era già previsto.
Nonostante i dissidi interni al Governo, dove in molti non vogliono sentire parlare di obbligo, la decisione sembra quasi definitiva. In settimana dovrebbe essere convocata la cabina di regia e il Presidente del Consiglio Mario Draghi dovrebbe parlare per al Governo per l’approvazione del decreto. Ovviamente per permettere a tutti di “regolarizzare la propria posizione” ci saranno 15 giorni di tempo per sottoporsi almeno alla prima dose, per ottenere la “prima parte2 della certificazione.
Tra le prime categorie a dover regolarizzare la propria posizione: ristoratori, gestori di palestre e piscine, addetti ai trasporti a lunga percorrenza. Ovviamente bisogna includere in questa lista anche tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Le prossime mosse del governo
Intanto il Governo già pensa alla terza dose per i pazienti più fragili, un piano che dovrebbe vedere la luce entro il 31 dicembre, prima della scadenza dello stato di emergenza. In questi mesi la parola d’ordine sarà anzitutto sicurezza e poi ripartenza, con le istituzioni che cercheranno in tutti i modi di evitare ulteriori lockdown e ulteriori chiusure che andrebbero a gravare nuovamente sull’economia del paese.
Al momento Mario Draghi ha detto che andrà a colloquio con tutti i capi delegazione dei partiti per cercare di capire come muoversi nelle prossime settimane; ovviamente il Premier discuterà anche con il Comitato Tecnico Scientifico, riguardo ulteriori misure.
Per il momento la
Lega e Fratelli d’Italia sono contrari all’obbligo del vaccino, definendolo come
una grave mancanza nei confronti della libertà delle persone. Tuttavia, si direbbero d’accordo per quanto riguarda l’obbligo del Green Pass, cosa che potrebbe essere in contrasto con l’opposizione all’obbligo vaccinale.
Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà la situazione, tenendo anche conto l’andamento della curva dei contagi e il ritorno in classe che potrebbe portare a variazioni significative nella diffusione del virus.