Tornano le discussioni nel mondo della politica, stavolta al centro della bagarre la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e Matteo Salvini, leader della Lega. Al centro della discussione le critiche mosse alla ministra in termini di immigrazione, da sempre uno dei temi più caldi nel Carroccio. Al solito la propaganda anti-immigrazione si muove tra una campagna elettorale perpetua e, chiaramente, il bisogno di insistere su uno dei temi del momento, reso ancor più urgente dall’attuale emergenza sanitaria in corso.
Discussioni del genere sono all’ordine del giorno, ma la risposta piccata della Lamorgese non si è fatta attendere e al direttore de La stampa ha detto: "Salvini evidentemente non ha ben chiare quelle che sono le difficoltà che stiamo vivendo quotidianamente, ma se ci sono iniziative che non abbiamo adottato e lui ci può suggerire per bloccare gli arrivi via mare io li raccolgo volentieri".
Ius Soli, scontro Salvini-Lamorgese
E ovviamente non sono mancati nemmeno i riferimenti allo Ius Soli che è ormai diventato uno dei temi più importanti per la politica. Evidente anche dai successi dei campioni olimpici, la questione della cittadinanza non può essere più un qualcosa di aleatorio e lasciato in balia di regole antiquate. Bisogna pensare all’inclusione sociale e alla costruzione della società del domani che dovrà necessariamente essere fondata su valori di uguaglianza. Ed è su questo che la Ministra si concentra maggiormente, nel tentativo di sensibilizzare la politica a prendere decisioni rapide e sensate.
Anche qui non si sono fatti attendere i due tweet al vetriolo di Matteo Salvini, che sul noto social ha scritto: "Invece di vaneggiare di Ius Soli (l’Italia è il Paese UE che a legge vigente concede più cittadinanze), il ministro dell’Interno dovrebbe controllare chi entra illegalmente, viste le decine di migliaia di sbarchi organizzati dagli scafisti, senza che il Viminale muova un dito". E poco dopo, rincarando la sode: "Lamorgese annuncia 'controlli a campione' nei bar e nei ristoranti. Quanto dobbiamo aspettare per 'controlli a campione' anche nei porti e ai confini?".
È evidente che su certi temi le discussioni politiche siano ancora ferme al passato, soprattutto per certi schieramenti politici che sembrano non accettare i cambiamenti in corso e, anzi, cercano in tutti i modi di tirare l’acqua al proprio mulino, anche con esempi poco calzanti, tipo il tweet di cui sopra.