Il tema dello stato di emergenza nel nostro paese è un argomento scottante che divide i partiti e fa nascere discussioni e polemiche infinite. Da una parte quelli che sono sempre stati per il liberi tutti e dall’altra chi chiede prudenza e riaperture graduali, in modo da non ripetere gli errori fatti la scorsa estate.
Certo è che nelle ultime ore si è creato un curioso binomio, quello formato da Salvini e Speranza che, per una volta, si trovano dalla stessa parte, chiedendo a Mario Draghi di non rinnovare lo stato di emergenza dopo il 31 luglio. Chiaramente, tutti sperano che per la fine di luglio la situazione sia migliore e continuando in questa direzione si potrebbe vivere davvero un’estate “normale”; eppure nessuno vuole correre ulteriori rischi per ritrovarci a settembre con i contagi in aumento e le strutture ospedaliere sofferenti.
Per questo il Premier sta valutando
se prolungare di altri sei mesi l’emergenza e rivedere tutto il prossimo 31 dicembre. Sicuramente l’annullamento dello stato di emergenza potrebbe essere un segnale per il paese che inizierebbe, forse, a vedere la luce in fondo al tunnel. Dall’altra parte però la linea di Draghi non è sbagliata e usare ancora un po’ di prudenza potrebbe essere la mossa vincente visto che la fine della guerra è ancora lontana. Andare per gradi, quindi, e attendere almeno fino al 15 luglio quando forse potremmo superare l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Anche se la situazione mascherine e colori delle regioni è ancora un po’ confusa, già il non dover più indossare le mascherine all’aperto potrebbe essere un segnale forse e i primi passi verso un simbolico ritorno alla tanto attesa normalità.
Stato di emergenza, le prossime mosse da qui a fine luglio
Come già detto l’atteggiamento prudente del Premier non mette d’accordo tutti e i primi a schierarsi contro sono
Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che spingono costantemente per l’eliminazione delle mascherine e per interrompere quanto prima lo stato di emergenza. Stesso discorso da
Forza Italia che, lodando la grande responsabilità degli italiani, sostiene che questa linea rigorista debba essere un po’ ammorbidita per ridare alle persone un po’ di libertà almeno per l’estate.
Ovviamente a fare da contrappeso c’è la nuova terribile
Variante Delta (o Variante Indiana) che sta facendo preoccupare il Regno Unito e l’Europa intera, data la sua maggiore aggressività e contagiosità.
Comunque si procederà per gradi perché un mese e mezzo, in tempo di pandemia, è davvero un tempo infinito e da qui alla fine di luglio le cose potrebbero cambiare radicalmente; anche a fronte della grande accelerazione della campagna vaccinale che, nonostante dubbi e paure, procede a ritmi serrati nell’ottimista previsione di vaccinare il 70/80% degli italiani prima della fine di settembre. Intanto si pensa alle prossime settimane, alle riaperture di moltissime attività e a tutta l’Italia in zona bianca; si pensa al
Green Pass e alla possibilità di tornare a viaggiare all’estero, dopo il 31 luglio di vedrà, nella speranza che lo stato di emergenza venga tolto perché ormai la situazione volge a nostro favore e non per mettere a tacere i partiti che per una manciata di voti invocano il “liberi tutti”.