I dissidenti del movimento contro il neo eletto a presidente Giuseppe Conte: partito il ricorso e fra i motivi anche quello della mancata iscrizione dell'avvocato al Movimento 5 stelle.
In corso un’offensiva legale contro il voto che ha eletto Giuseppe Conte presidente del Movimento: sono ben sette gli articolati motivi di illegittimità.
Il ricorso
Stanno
arrivando altri problemi per la nuova avventura di
Giuseppe Conte alla guida del Movimento 5 Stelle. Questa volta il progetto di rifondazione politica del partito
è messo in difficoltà da Davide Casaleggio e dal suo disaccorto con Beppe Grillo. Una serie di malumori, comunque, proviene dalla base grillina che intende
denunciare e rendere
illegittimo il percorso che
ha portato l'ex premier al vertice del M5S.
Sta infatti per partire da Napoli la prima offensiva legale contro il voto che ha eletto Conte presidente del Movimento, si è quasi perfezionata la notifica del ricorso giudiziario per l'annullamento del nuovo statuto redatto dall'ex presidente del Consiglio.
Si immaginava che ci potessero essere
azioni di questo tipo,
i pentastellati storici, infatti, hanno sempre sostenuto che Conte
non fosse iscritto al M5S. Un gruppo di attivisti della prima ora ha impugnato non solo il nuovo statuto redatto dal neo presidente, ma anche la consultazione attraverso cui l'avvocato è stato eletto al primo posto nel movimento. I ricorrenti elencano ben sette articolati motivi di illegittimità delle elezioni di Conte a presidente del M5S e non si tratta solamente di vizi procedurali. Tali motivi verranno illustrati nei prossimi giorni in conferenza stampa.
M5S
L’iniziativa del ricorso contro Conte e le imminenti elezioni amministrative
L'iniziativa giudiziaria è stata presa con fatica ma a seguito della "deriva verticistica" presa da Conte, che con il passare del tempo "ha portato ad accantonare le regole e i principi fondanti del M5S".
In sostanza i pentastellati della linea più tradizionale, lamentano la perdita di democrazia all’interno del movimento. Il ricorso contro Giuseppe Conte sarà presentato a Napoli e vedrà come promotori alcuni attivisti storici che si sono rivolti all'avvocato Lorenzo Borrè, ma coinvolge anche militanti provenienti da diverse parti d'Italia.
I ricorrenti denunciano - tra le altre cose - la non iscrizione di Conte al Movimento 5 Stelle, il "mancato raggiungimento del quorum della 'metà degli iscritti' per l'approvazione del nuovo statuto" e la "pubblicazione della convocazione su una piattaforma ignota alla maggioranza degli iscritti".
Questa novità in campo legale, certamente non facilita le prossime mosse del leader grillino, che in questi giorni sta organizzando in prima persona la campagna elettorale per le prossime elezioni Amministrative di ottobre. Si tratta del primo appuntamento politico ufficiale di Conte, che inevitabilmente rappresenterà un banco di prova del suo nuovo M5S.
Nell’ottica sopra vista, l’ex premier teme un’umiliazione elettorale e ha messo le mani avanti fin da subito, come se sentisse già puzza di fallimento, dichiarando: "Il risultato di questo voto non potrà essere significativo per il Movimento, visto che il nuovo corso non ha ancora potuto dispiegare i suoi effetti. Quindi non potrà essere questo un banco di prova".