Per la prima volta il nuovo governo di Israele vedrà una coalizione composta da otto forze di governo arabo-israeliane. Yair Lapid è riuscito a dare vita a un governo di coalizione assieme a Naftali Bennett, ex ministro della difesa e leader del partito religioso Yamina; nelle scorse ore il Presidente israeliano Reuven Rivlin è stato informato della nascita del nuovo esecutivo che per la prima volta dopo 12 anni non vede Benjamin Netanyahu.
Dalle prime dichiarazioni di Yair Lapid il nuovo Governo farà il possibile per cercare di unire ogni parte della società israeliana. Il nuovo esecutivo riunisce al suo interno 8 forze che includono una “costellazione” di partiti piuttosto diversificata che include diversi partiti di sinistra e la destra nazionalista. Nonostante questa larghissima coalizione, tutti i partecipanti si dicono fiduciosi della riuscita del progetto e sperano che la Knesset venga convocata il prima possibile per ratificare il governo e iniziare a lavorare con gli obiettivi comuni messi sul tavolo.
Il tavolo delle trattative e il nuovo governo
Le trattative tra gli otto partiti è iniziata lo scorso 23 marzo, quando Likud era risultato il partito più votato, ma senza avere a disposizione il numero di seggi per formare un governo solido, nemmeno con i voti degli alleati di sempre. Dopo diverse trattative l’accordo per il nuovo esecutivo è stato siglato da otto partiti di opposizione provenienti dalle esperienze politiche più diverse: al centro Yesh Atid e Blu e Bianco; a destra Casa Nostra, Yamina e Nuova Speranza; i Laburisti; a sinistra Meretz e il partito di arabo-israeliani Lista Araba Unita che diventa così il primo partito arabo a salire al governo in Israele. Gli accordi prevedono che Naftali Bennett, di Yamina, resti Primo Ministro fino a settembre 2023, per poi lasciare il posto al leader di Yesh Atid, Yair Lapid. Prima di iniziare con il programma di governo, però, questa grande coalizione dovrà ottenere la fiducia del Parlamento di Israele la cui riunione è prevista per la prossima settimana.
Come già detto è la prima volta da 12 anni a questa parte che Netanyahu non fa parte del governo. Il suo termine per formare un nuovo esecutivo è scaduto i primi di maggio e l’incarico è stato poi dato all’ex giornalista televisivo Yair Lapid del partito centrista Yesh Atid, che aveva tempo fino al 2 giugno per cercare di formare un nuovo governo.