Chiede ancora un po’ di pazienza il
Premier Mario Draghi, soprattutto agli sposi che aspettano ancora una data per poter celebrare il matrimonio in sicurezza. In una recente intervista, il Presidente del Consiglio ha cercato di frenare gli entusiasmi e ha scelto l
a linea della cautela per le prossime riaperture. Dopo un anno e mezzo di pandemia è normale che tutti vogliano cercare di ripartire al più presto; soprattutto i settori del turismo e quello dei matrimoni che sono ormai allo stremo delle forze. Per quanto riguarda gli altri temi caldi assicura che il Governo è a lavoro per valutare ogni eventualità ma
non si possono fare fughe in avanti che mettano a rischio l’economia e la salute del paese. È circondato Mario Draghi, tra i commercianti che chiedono a gran voce le riaperture e il centro-destra coeso che da settimane insiste sul “liberi tutti”, andando più volte contro le sue parole. Ma il Premier non cede e frena gli entusiasmi con
una riapertura graduale e in linea con i dati dell’andamento epidemiologico che verranno esaminati il prossimo 15 maggio.
Riaperture, quali sono i punti più importanti?
Sicuramente una delle categorie che spinge di più per le riaperture è quella del settore
Wedding. Con continui rinvii, caparre perse e un numero di invitati non ancora confermati, il mondo dei matrimoni è tra i più colpiti dalla pandemia. In un anno e mezzo solo pochi fortunati sono riusciti a coronare il loro sogno d’amore anche se con non poche rinunce. Dall’altro lato è anche vero che sono stati moltissimi i “dissidenti” che hanno celebrato matrimoni in grande stile col favore delle tenebre, come avrebbe detto qualcuno.
Altro argomento decisamente infuocato è quello che riguarda il coprifuoco. Con centro-destra e Italia Viva che sono per l’abolizione delle restrizioni e altre forze di Governo che invece seguono la linea della cautela. Al momento sembra che ulteriori decisioni sulle riaperture verranno prese tra questo fine settimana e l’inizio della prossima. Draghi non si è sbilanciato al riguardo e preferisce attendere i dati sull’andamento della pandemia che dovrebbero essere disponibili il 15 maggio e discussi col CTS subito dopo. Della stessa opinione il Ministro Speranza che potrebbe “cedere” allo slittamento di un’ora ma con le dovute accortezze perché, come ha ricordato, la situazione è in miglioramento ma non siamo ancora fuori pericolo.
L’obiettivo del Governo, comunque, è quello di
far ripartire l’economia e il turismo ma in sicurezza. Soprattutto per quanto riguarda voli da e per l’Italia con particolare attenzione per i controlli e rotte “Covid-tested” con la richiesta di tamponi per la partenza o del certificato vaccinale. Il Governo, assicura Draghi, è al lavoro per garantire a tutti un’estate all’insegna della “normalità” e della sicurezza, soprattutto per evitare il disastro dell’anno scorso con il turismo incontrollato e le conseguenze da pagare a settembre.