Il Governo Draghi continua a premere sulle riaperture e mentre le varie categorie dei lavoratori protestano, iniziano a trapelare le prime date e le prime indicazioni per la ripartenza. Niente di certo, ma alcune date considerate “simboliche”,
come il 2 giugno ad esempio, sarebbero al vaglio per riaprire tutta l’Italia. Dalle prime voci di corridoio sembra che un primo programma potrebbe già arrivare nei prossimi giorni e dovrebbe contenere almeno delle linee guida per allentare le misure di contrasto al Coronavirus che tutti ormai tristemente conosciamo. La parola d’ordine è, sì, ripartenza ma
occorre anche mostrare cautela e cercare di mettere in opera misure che permettano riaperture in sicurezza e per periodi stabili e duraturi nel tempo, cercando di evitare, se possibile, l’alternarsi di zone rosse degli ultimi mesi.
Riaperture estive? Quali parametri influiranno?
Ovviamente ogni programma dovrà essere pensato in base all’andamento dei dati dell’emergenza sanitaria e al
numero di vaccinazioni eseguite. Riaprire ma farlo in sicurezza, garantendo un piano vaccinale efficiente e capillare, soprattutto per gli appartenenti alle cosiddette categorie a rischio e i pazienti fragili.
L’obiettivo del Generale Figliuolo è quello di coprire entro giugno tutti gli over 70 e le categorie più deboli, così facendo si potrà pensare al futuro. Al momento, però, i dubbi su
Astrazeneca e
Johnson & Johnson mettono a repentaglio ogni tipo di prospettiva. Se per maggio la situazione fosse migliore, ha detto il Ministro Speranza, sarebbe lecito aspettarsi il primo allentamento delle misure tra cui lo spostamento tra le Regioni. Tra le ipotesi sul tavolo del Governo e del Comitato Tecnico-Scientifico, c’è anche quella di
anticipare al 26 aprile il primo “liberi tutti”, ma solo nelle regioni dove i dati sull’andamento dell’epidemia siano incoraggianti (quindi nel caso di regioni gialle e bianche).
A maggio riaprono i ristoranti?
Sempre per maggio si sta valutando anche la possibilità di riaprire bar e ristoranti con una eventuale proroga del coprifuoco a mezzanotte e non alle 22. Nella lista al vaglio del Governo ci sono anche cinema, teatri, sale concerti, piscine e palestre, anche se su questo fronte l’ipotesi più probabile per un ritorno alla “normalità” sembra indichi il mese di giugno. Si parla anche della scuola e, come già anticipato dal Presidente Draghi, l’idea del Governo sarebbe quella di riportare in presenza anche le superiori nell’estremo tentativo di tornare in classe almeno per un mese. I dubbi al riguardo sono molti e ogni opzione è ancora al vaglio del CTS. Sono molti i temi “caldi” su cui si sta discutendo proprio in queste ore ma, purtroppo, si naviga a vista e con la campagna vaccinale a rilento e i numeri dei decessi ancora decisamente alto, bisogna pensare anzitutto alla salute delle persone.