Beppe Grillo torna a farsi sentire e, questa volta, lo fa per difendere il figlio Ciro dall’accusa di stupro.
Ciò che pende sulla testa del giovane ragazzo è una condanna per aver stuprato insieme ad altri compagni una studentessa. Di fronte a tali accuse, il fondatore del Movimento 5 Stelle ha reagito irrompendo sui social per difendere a spada tratta suo figlio Ciro, e ha dichiarato: “Perché non li avete arrestati subito? Perché vi siete resi conto che non è vero che c'è stato lo stupro". E conclude: "Se dovete arrestare mio figlio perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera”.
Di cosa è accusato il figlio di Beppe Grillo
L’accusa è quella di stupro. La vicenda risale a quasi due anni fa, era luglio 2019 quando, dopo una serata al Billionaire in Costa Smeralda, il figlio di Beppe Grillo insieme ad altri quattro giovani avrebbe violentato una studentessa milanese di 19 anni di origine scandinava, che quell’estate si trovava in vacanza in Sardegna in compagnia di un'amica.
Le indagini circa l’accaduto si sono concluse a novembre del 2020, e la Procura di Tempio Pausania, competente per il territorio della Gallura, ad oggi sta per mettere un punto a questa vicenda; infatti, tra pochi giorni trasferirà gli atti al Gup del Tribunale, che poi deciderà per l’archiviazione o la richiesta di rinvio a giudizio.
La reazione politica
Beppe Grillo ha difeso suo figlio e ha continuato sui social: “Una persona che viene stuprata la mattina, il pomeriggio fa kitesurf e denuncia dopo 8 giorni è strano. E poi c'è un video in cui si vede un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande", e conclude: "sono quattro coglioni, non quattro stupratori".
Di fronte a queste parole il mondo della politica ha reagito; infatti, la Capogruppo di Italia Viva Maria Elena Boschi attacca Grillo in un video su Twitter dove dichiara: “Quello di Beppe Grillo è un video scandaloso, non sta a me dire chi ha torto e chi ha ragione, per quello ci sono i magistrati ma che Grillo usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio è vergognoso".
E ha continuato: "Le sue parole sono piene di maschilismo, quando dice che la ragazza è sostanzialmente una bugiarda perché c'ha messo 8 giorni a denunciare fa un torto a tutte le donne vittime di violenza perché forse Grillo non sa il dolore che passa nelle donne che a volte ci mettono anche settimane per superare dolore angoscia".
A queste parole si affianca anche il deputato del Pd, Andrea Romano che sempre su Twitter scrive: “Ma se vieni stuprata, poi vai a fare kitesurf?. Basterebbe questa frase di Grillo a bandirlo per sempre da qualsiasi tavolo politico”.
Sempre sui social arriva anche la reazione del vicesegretario dei dem, Peppe Provenzano, che scrive: "Le parole di Grillo sono inaccettabili, tutta la solidarietà alla ragazza denigrata”.
Anche i genitori della ragazza aggredita si sono opposti alle parole del leader 5 stelle, attraverso una nota divulgata dall'avvocato Giulia Bongiorno, nella quale dichiarano: “Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante. Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore sono strategie misere".