In occasione delle imminenti elezioni amministrative, i vari candidati si mobilitano, specie nelle città più grandi, per proporre le soluzioni più adeguate ai problemi attuali e dare supporto alla gente.
A Milano, per esempio, Gianluigi Paragone per la lista “ItaliaExit” prende per le redini il suo cavallo di battaglia: l’obbligo di Green pass e promette che se verrà eletto sindaco della città meneghina, tutti coloro che non vorranno vaccinarsi, per avere il certificato verde, potranno usufruire di tamponi gratuiti.
Paragone: "Se eletto sindaco, a Milano tamponi gratis per tutti"
L’annuncio è sicuramente d’effetto, l'ex senatore M5S illustra poi il suo programma nello specifico e dice: "Agiremo sul Green pass: l’amministrazione comunale si farà carico dei test". Quindi sarà il comune ad acquistare i tamponi che poi potranno essere utilizzati gratuitamente dai cittadini.
Paragone promette tamponi gratuiti a tutti coloro che non hanno il Green pass, nel caso in cui diventasse sindaco di Milano. La promessa è stata meglio espressa ai microfoni di radio Rtl 102.5. "Agiremo sul Green pass: l’amministrazione comunale si farà carico dei tamponi. Se i vaccini sono gratuiti è giusto che lo siano anche i test”, ha ribadito Paragone. Questo ovviamente per non creare disuguaglianze incostituzionali. Sulle possibili 'diseguaglianze' che una scelta del genere comporterebbe su scala nazionale, Paragone ha precisato: "purtroppo non faccio il Presidente del Consiglio. Il sindaco di Milano pensa ai milanesi".
Più volte nel corso dei suoi interventi nei programmi politici televisivi il capolista di “ItaliaExit” aveva espresso la sua inequivocabile opinione sull’obbligo di green pass, dichiarando: "Il green pass non è uno strumento di libertà, se ti vaccini ti stendono il tappeto rosso ma lo Stato riconosce la libertà di non vaccinarsi". Nelle varie occasioni Paragone aveva aggiunto a corollario di questa premessa: "Lo Stato riconosce la facoltà e uno spazio di libera scelta se vaccinarsi oppure no, se perdiamo di vista che non vi è l'obbligatorietà vaccinale si smarrisce tutto il resto".
Cosa dice la scienza medica: il Green pass secondo Bassetti va tolto se si vaccinano il 90% degli italiani
"Con il 90% di vaccinati o immuni bisogna togliere le restrizioni, compreso il green pass" ha fatto sapere il professor Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Matteo di Genova.
Sarà possibile dire addio al green pass con il 90% degli italiani vaccinati contro il covid o comunque immuni. Con questa dichiarazione il noto virologo ha dimostrato di fare un passo in avanti in occasione della discussione sulle discoteche nel programma Tagadà su La7. "Nel momento in cui avremo il 90% di vaccinati o di persone immuni bisogna togliere le restrizioni, compreso il green pass. E bisogna tornare alla vita di prima", dice Bassetti.
"Se riapriremo tutto, lo faremo grazie ai vaccini e al green pass, che è uno strumento eccezionale di convincimento a vaccinarsi. Agli italiani abbiamo dato una speranza di sopravvivenza grazie al vaccino. Il regalo più grande che lo stato italiano ci ha fatto è la possibilità per tutti di vaccinarsi dove hanno voluto, come hanno voluto, con il vaccino voluto", afferma ancora. "Più di quello che è stato fatto, è difficile fare. Mi sento orgoglioso di far parte di un simile sistema sanitario nazionale. Quando poi ti scontri con l'ideologia, l'opera di convincimento non può nulla", conclude Bassetti riferendosi alla fetta di popolazione che non intende vaccinarsi.
Ma viene da chiedersi: una libera scelta (quella di non vaccinarsi) riconosciuta da uno Stato di Diritto, può definirsi “ideologia”?