“Aprire un dialogo con i Talebani”, questa l’idea dell’ex Premier Giuseppe Conte che auspica di coltivare un dialogo con il regime in Afghanistan; ovviamente non sono mancate le polemiche da parte delle parti politiche hanno risposto duramente al nuovo leader del M5S.
Tutti, dalla Lega fino al PD, hanno criticato le parole di Conte con Di Maio che cerca di salvare il salvabile con un debolissimo “ i Talebani verranno giudicati dalle loro azioni e non dalle loro parole”. Polemiche così aspre che lo stesso Giuseppe Conte è costretto a prendere la parola puntando a sua volta il dito contro chi, solo pochi mesi fa, ha parlato di un “rinascimento Arabo”. E poi aggiunge che è necessario un dialogo e un intervento di portata internazionale per cercare di arrivare a un riconoscimento di tutele e diritti per la popolazione Afghana e, ovviamente, cercare soluzioni pacifiche al nuovo regime.
M5S, crisi estera e altre priorità
E intanto Conte si occupa della campagna elettorale in vista delle prossime amministrative. Il leader 5 stelle arriva a Salerno, assieme alla compagna e inneggia al cambiamento nel Movimento, ma senza dimenticare il dialogo con tutte le parti della società civile.
Al momento, comunque, oltre alle elezioni sono ben altri i pensieri del Movimento: anzitutto bisogna tornare sulla questione dei rimborsi per capire cosa fare dei fondi che sono stati versati dai parlamentari stessi. Secondo alcune statistiche dovrebbero esserci più di 270mila euro. Poi ovviamente c’è la questione internazionale, di cui sopra, che, tra le altre proposte, vede quella di utilizzare proprio i soldi delle restituzioni per aiutare i profughi afghani; tutte teorie comunque che ancora non vengono discusse e tantomeno approvate.