L’Italia ha i suoi primi laureati storici in Circo contemporaneo. Sette studenti hanno infatti completato il percorso di formazione professionale per Artista di circo contemporaneo nei locali dell’Accademia Cirko Vertigo a Grugliasco, in provincia di Torino. Un corso nato da pochissimo, ma che può contare su già 60 iscritti  provenienti da ogni parte del mondo.

Paolo Stratta, direttore della Fondazione Cirko Vertigo, è stato intervistato sull’argomento da Vanity Fair: “Il piano di studi completo che include 25 discipline, sia teoriche che pratiche, ed è questa la grande svolta del corso di laurea. Gli studenti vengono selezionati in base a requisiti fisici e artistici e attraverso un importantissimo colloquio motivazionale”.

Secondo Stratta, il corso va a garantire delle ottime opportunità lavorative agli studenti: “Con questa laurea i più meritevoli potranno ambire a lavorare in grandi compagnie internazionali o avranno una preparazione tale da poter portare le loro conoscenze nel resto del mondo, spesso tornando nei loro Paesi di origine dopo la formazione e contribuendo così a far crescere il settore a livello internazionale”. Per il direttore, questo corso ha colmato un’importante mancanza nel nostro paese: “Gli allievi sanno che possono accedere a lezioni di altissimo livello, tenute dai migliori docenti del settore. Inoltre, il circo contemporaneo si studia e cresce nelle Accademie, e siamo orgogliosi di essere il principale punto di riferimento in Italia nell’ambito. Abbiamo i migliori docenti possibili a disposizione sia per le materie pratiche che per quello scritte. Fra questi ad esempio c’è il Maestro Arian Miluka, monumento dell’arte circense. L’Italia non era pronta , ma finalmente anche a livello politico, sia nazionale che locale, si inizia a comprendere l’importanza dell’arte circense, al pari di arti tradizionalmente riconosciute come la danza e la musica. Inoltre il circo è un importante strumento di integrazione sociale attraverso cui è possono formare le nuove generazioni favorendo coesione sociale, apertura verso l’altro e dialogo".