Nella notte fra sabato 14 agosto e domenica 15 agosto, una ragazza di 15 anni ha ucciso la propria madre con una coltellata durante una lite avvenuta per futili motivi. L’omicidio è avvenuto in casa, in un monolocale nel centro di Treviglio (Bergamo).
Il fatto
La donna, 43 anni, è morta poco dopo essere stata colpita alla schiena con un coltello da cucina: è bastato un solo fendente per ucciderla. La ragazza ha chiamato i soccorsi e i carabinieri l’hanno trovata a casa.
Subito dopo l’accaduto, la minore (studentessa in un istituto di istruzione superiore a Treviglio), in preda al panico e alla disperazione, ha chiamato il 118. "Ho bisogno di aiuto, ho fatto del male alla mamma" - avrebbe continuato a ripetere al telefono. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione di un'equipe medica giunta sul posto poco dopo l'accaduto.
I carabinieri hanno interrogato a lungo la ragazzina, assistita come previsto in questi casi da uno psicologo, per ricostruire i fatti. Nell’occasione sono state rese alcune dichiarazioni spontanee.
I motivi del gesto
La causa del delitto sarebbe stata una lite nata per l'assemblaggio di un elettrodomestico e la discussione sarebbe poi degenerata. In casa c'erano solo madre e figlia al momento della lite, e, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, non era la prima volta che tra loro scaturivano accese discussioni e litigi.
Come hanno riferito i vicini e le persone intervenute, madre e figlia vivevano da sole e litigavano spesso per vari motivi. Sabato sera, nello specifico, la madre avrebbe rimproverato la figlia per il montaggio sbagliato di un elettrodomestico e da lì sarebbe nata la discussione poi arrivata al tragico epilogo.
Madre e figlia erano in cucina e la 15enne avrebbe afferrato un coltello colpendo la mamma alla schiena con un solo fendente, che però è risultato fatale, poiché i soccorsi ed i medici intervenuti non sono riusciti a trarre in salvo la vittima.
La 15enne, responsabile del gesto, è attualmente indagata per omicidio ed è stata trasferita dai carabinieri in un istituto restrittivo per minorenni.
L'abitazione, un monolocale a corte, si trova in pieno centro a Treviglio e sul posto nella notte fra sabato 14 e domenica 15 agosto è giunto anche il sindaco Juri Imeri e la vicesindaca e assessore ai servizi sociali Pinuccia Prandina.
Terminati i rilievi dei carabinieri del reparto scientifico di Bergamo, la salma della donna è stata trasferita all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove nelle prossime ore sarà sottoposta ad autopsia.