Italia - Strage Mottarone, i nonni di Eitan indagati per sequestro di persona aggravato

Da Pavia lo zio del piccolo, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia, accusa: "Tenuto come un detenuto in una prigione di Hamas". Di Maio: "Interverremo"

Il nonno di Eitan, Shmulik Peleg (Fonte: Facebook)

Redazione 14/09/2021 09:17

Sono entrambi indagati per sequestro di persona aggravato i nonni del piccolo Eitan, il bimbo unico sopravvissuto alla tragedia della funivia MottaroneSmhuel Peleg e la nonna materna del piccolo sarebbero stati insieme nei giorni precedenti al presunto rapimento. La Procura di Pavia ha aperto un'inchiesta e sta verificando il ruolo della donna nel caso. L'ipotesi degli inquirenti è che la donna possa aver aiutato l'ex marito a portare il piccolo in Israele, dove è arrivato su un volo privato partito da Lugano.
 
Le accuse dello zio paterno di Eitan
"La famiglia Peleg tiene Eitan come un detenuto in una prigione di Hamas". Questa l'invettiva dello zio di Eitan, Or Nirko, contro il nonno del piccolo. Nella giornata di ieri da Pavia era stato proprio lo zio paterno con la moglie Aya, tutrice legale del bambino, a puntare il dito contro la nonna materna di essere complice nel sequestro. Aya inoltre aveva raccontato che il nonno, quando era arrivato a prendere Eitan per la visita che gli era stata accordata, ha parcheggiato distante dalla casa. Non si sa quindi se nella vettura ci fossero altre persone ad attenderlo. 
 
I legali del nonno
I legali Sevesi, Carsaniga, Polizzi, che rappresentano Shmuel Peleg hanno spiegato che "dopo essere stato estromesso dagli atti e dalle udienze e preoccupato dalle condizioni di salute del nipotino", il nonno di Eitan "ha agito d'impulso". "Ci impegneremo - scrivono in una nota - perché vengano riconosciuti i diritti della famiglia materna, dopodiché confidiamo che Shmuel ritorni ad avere fiducia nelle istituzioni Italiane e ci impegneremo in tal senso". Nel frattempo Cristina Pagni, uno degli avvocati di Aya Biran, zia paterna e tutrice legale di Eitan, in tribunale ha provveduto ad attivare "la Convenzione internazionale dell'Aja" che riguarda gli aspetti civili delle sottrazioni internazionali di minori.  
 
Le reazioni politiche
Intervenuto sul caso il governo di Israele è stato chiaro: Eitan va restituito all'Italia. "Le modalità dell'arrivo nello Stato ebraico del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone - riferisce Israele - rientrano nella definizione di 'rapimento di bambino', come previsto dalla Convenzione dell'Aia". Israele quindi "è obbligato a fare tutto quanto in suo potere per restituire Eitan, prelevato senza il consenso della sua custode legale in Italia". 
 
"Stiamo accertando l'accaduto per poi intervenire", il commento del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in merito alle prossime iniziative del governo sulla vicenda di Eitan. Il leader della Lega Matteo Salvini, afferma: "Che ci si faccia scappare, con un sequestro, un bimbo che ha sofferto e che ha perso i genitori è veramente assurdo. È evidente che in Italia ci sia un problema di sicurezza e di controlli". Per il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, "bisogna in tutti i modi tutelare la serenità di Eitan, tutto quello che sta succedendo - dice - rischia di andare ancora a incidere sulla psiche del piccolo: un bambino che ha subito un trauma del genere deve essere lasciato tranquillo, se il giudice ha pronunciato un provvedimento deve essere rispettato".
 

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