Tuta rossa, maschera di Salvador Dalì e mitragliatrice in mano: due minori hanno indossato i panni dei personaggi della celebre serie tv spagnola, "La Casa di Carta" per spaventare i passanti di Orbetello, in provincia di Grosseto in Toscana. Uno scherzo, solo una bravata che poteva mettere a rischio i due adolescenti ma che per fortuna ha avuto un epilogo senza conseguenze. 

 

Probabilmente immaginavano di trovarsi sul set de "La Casa di Papel", la serie targata Netflix molto amata dai giovani, i due adolescenti di Orbetello che con armi giocattolo volevano un diversivo alle solite giornate di vita di provincia. I ragazzi per le strade del paese sono stati notati dai passanti che venivano spaventati con armi giocattolo. In principio i cittadini non hanno capito si trattasse di un semplice scherzo e hanno allertano le forze dell'ordine.

 

Sul posto sono quindi arrivate quattro pattuglie dei carabinieri con tanto di giubbotti antiproiettile e pronti a intervenire. Da subito i due ragazzi hanno capito che lo scherzo stava andando oltre e, spaventati dalla presenza dei militari da cui erano stati accerchiati, hanno immediatamente gettato a terra le armi fittizie e le maschere, poi il pianto a dirotto di fronte agli agenti. Quando i carabinieri hanno chiesto loro il motivo del gesto, in maniera del tutto innocente hanno risposto: "Volevamo solo giocare alla Casa di Carta". Happy ending finale e lavata di capo per i minorenni che certamente ricorderanno a lungo questo episodio.

 

Intanto, quasi nelle stesse ore, a Roma e precisamente al parco della Garbatella, un altro episodio traeva spunto dalla serie tv spagnola che vede i suoi protagonisti organizzare un mega furto alla Zecca dello Stato. Un uomo di 26 anni è stato arrestato dagli agenti del commissariato Colombo mentre era intento a vendere alcune dosi di stupefacente al parco del quartiere dei "Cesaroni". Perquisito in casa, i poliziotti hanno trovato 350 grammi di hashish divisi in quattro panetti, "brandizzati" con il logo "La Casa di Carta". Una tecnica utilizzata dalle organizzazioni criminali come marchio per testare la qualità del prodotto. Il gip per il 26enne ha convalidato l'arresto per spaccio e ha disposto l'obbligo di firma.