Dopo 18 giorni dalla sua scomparsa è stato trovato il corpo senza vita di Federico Lugato, l’escursionista di cui si erano perse le tracce in Val di Zoldo lo scorso 26 agosto. Milanese di origine veneziana, a trovare il 39enne sono stati i cani molecolari all’altezza del bivio per il Col del Michiel. Federico il 26 agosto era partito da Pralongo di Forno di Zoldo (Belluno) per un giro ad anello nel Gruppo del Tamer-San Sebastiano ma non ha mai fatto ritorno. Immediate le ricerche sul luogo, poi una settimana fa la prefettura le aveva interrotte. "Abbiamo ritrovato Federico morto nell’area dove lo avevamo cercato per tanti giorni - ha detto un’amica di famiglia, Roberta De Salvador - Purtroppo è andata così, ma 18 giorni sono lunghi".
Le ricerche
L'escursionista milanese quel giorno aveva scelto un percorso non troppo complicato: Federico conosceva quelle zone e quei dieci chilometri di sentiero li aveva già attraversati altre volte. Quando la moglie, Elena Paciera, ha lanciato l'allarme dopo la scomparsa del 39enne sono scattate le ricerche: in campo i vigili del fuoco, il Soccorso alpino, le unità cinofile e tanti volontari arrivati dal Nord Italia che per giorni hanno battuto a tappeto la zona tracciata dall'escursionista. Perlustrato anche il torrente Malesia e impiegati a largo raggio anche i droni per una maggiore visione dall'alto della zona di Col Michiel, la Croda Daerta e il sentiero dei Cengioni.
Gli appelli
Numerosi sono stati gli appelli per ritrovare l'escursionista originario di Mestre. "Sono tutti straordinari", le parole della moglie di Federico in merito alla vicinanza mostrata al marito. Elena aveva anche aperto una raccolta fondi su Facebook denunciando poi un tentativo di truffa. E sui social in molti si sono attivati per lanciare appelli sul ritrovamento dell'uomo, dalle persone comuni a personaggi noti come la giornalista Selvaggia Lucarelli e Mauro Corona.