Italia - Saman Abbas, svolta nelle indagini: lo zio potrebbe averla strangolata

Nuovi inquietanti dettagli sulla scomparsa di Saman Abbas, la testimonianza del fratello potrebbe essere decisiva

Fonte: Pixabay

Redazione 08/06/2021 10:33

Si infittisce sempre di più il mistero di Saman Abbas, la 18enne scomparsa perché voleva sottrarsi a un matrimonio combinato in Pakistan. Le ultime notizie risalgono alla fine di Aprile con la lite con i genitori per riavere i suoi documenti e quel video inquietante dei suoi parenti che, pala alla mano, si avviano nei campi a tarda ora. Si continua a investigare, anche se le speranze di un lieto fine sono realmente poche. Si continua a cercare il colpo della ragazza nei campi ma la zona da ispezionare è vastissima e senza indicazioni l’operazione potrebbe richiedere più tempo del previsto.
 
E intanto le indagini degli inquirenti si concentrano sullo zio di Saman, che da quello che si dice dovrebbe essere l’autore materiale dell’omicidio, anche se non ci sono ancora prove certe a sostegno della cosa. Le uniche certezze stanno in quei pochi fotogrammi ripresi dalla telecamera di sicurezza che mostra Saman avviarsi nei campi insieme alla famiglia e poi più niente. Non si esclude nulla, nemmeno l’ipotesi più remota che la ragazza sia passata altrove e che la famiglia sia tornata indietro senza di lei, ma l’ipotesi è ormai remota e si attende il peggio. 
Saman Abbas, la testimonianza del fratello
Ed è diventata la classica guerra civile il caso di Saman, tra i membri della famiglia che inventano storie fantasiose e poi si accusano a vicenda, come nel più classico copione da film poliziesco di serie B. Prima la storia che la giovane si trovasse in Belgio, ma senza cellulare da cui potersi mettere in contatto con l’Italia e disponibile “solo per il padre” sulla chat di Instagram. Poi la storia del suo ritorno in Pakistan.
 
Poche ore fa il fratello di Saman ha raccontato al Corriere della Sera che l’assassino della sorella sarebbe lo zio. Il ragazzo, ancora minorenne, adesso si trova in un centro protetto e racconta ai Carabinieri le ultime ore di vita della sorella con la lite furibonda per i suoi documenti e poi l’arrivo dello zio che avrebbe “risolto lui tutto”. E si parla anche delle lacrime di un padre e di una madre, distrutti per una decisione del genere che però non hanno esitato a prendere per chissà quale oscura ragione.
 
E dopo le lacrime di coccodrillo arriva la paura, perché nonostante tutto l’omicidio di una giovane donna è condannabile ovunque a prescindere dalle ragioni che lo hanno guidato. E se da una parte l’Iman della moschea di Milano prega per l’anima della giovane e affinché la sua famiglia ritrovi le sue priorità, dall’altra parte arrivano minacce di morte da tutto il Pakistan nei confronti dei genitori si Saman e verso il futuro marito della ragazza. 
E mentre nelle sedi istituzionali di discute di “delitti d’onore” e di questioni religiose, da qualche parte in quel campo potrebbe esserci il corpo di Saman Abbas, abbandonata a se stessa da quella che credeva la sua famiglia.
 
 

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