Erano specializzati nel commettere furti all’interno di aziende agricole della provincia di Bari, e poi affidavano la merce rubata, al loro ricettatore di fiducia, che convertiva in denaro il “lavoro” dei criminali.
Al termine dell’indagine “Thefts on the road” (Furti sulla strada), la Squadra mobile di Bari, in collaborazione con il Servizio centrale operativo (Sco), e il Reparto prevenzione crimine, ha arrestato nove persone, accusate di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in danno di diverse ditte e aziende. L’attività investigativa di Mobile e Sco è iniziata dal monitoraggio dell’auto di un pregiudicato barese che, durante precedenti indagini, si era accertato essere in collegamento con personaggi della malavita cerignolese.
Durante l’indagine è stata appurata la sua partecipazione all’organizzazione criminale, composta da pregiudicati dell’area barese, che, nel periodo marzo-giugno 2018, ha messo a segno numerosi colpi in diversi comuni della provincia di Bari: Gioia del Colle, Adelfia, Turi e Rutigliano. Ai fini dell’attività investigativa si sono rivelate fondamentali le intercettazioni ambientali registrate all’interno delle auto utilizzate dai criminali per effettuare i furti. Durante le intercettazioni si parlava del furto da commettere mettendo in pratica un vero e proprio protocollo operativo, realizzato con una precisa suddivisione di ruoli.
C’era il capo, cioè la mente organizzativa; c’era chi aveva il compito di trasportare e recuperare dal luogo del furto i complici, e chi doveva coprire la loro attività durante l’esecuzione del furto e trasportava poi il bottino in un luogo sicuro; c’erano, infine, gli esecutori materiali che rubavano il mezzo, carico di merce.