È finalmente fuori pericolo il bambino, che insieme ad altre quattro persone ha subito una aggressione su un autobus a Rimini lo scorso fine settimana. Il piccolo, di soli 6 anni, era stato accoltellato alla gola ed è attualmente ricoverato all’ospedale “Infermi” di Rimini.

 

 "La notte di degenza del fine settimana è trascorsa tranquilla e il suo decorso è regolare", si legge nel bollettino medico. Dopo il lungo intervento alla carotide, il piccolo non ha riportato fortunatamente danni neurologici e risponde agli stimoli e al richiamo dei genitori; a dirlo è stata Francesca Raggi, direttore di presidio dell'ospedale Infermi di Rimini. "La prognosi rimane riservata per le prossime 24 ore", aggiungeva la dottoressa.

Dopo il delicato intervento il bambino, originario del Bangladesh ma nato in italia, è stato trasferito nel reparto di Chirurgia Pediatrica diretto dal dottor Vincenzo Domenichelli. Resta sotto costante osservazione anche dell’équipe di Chirurgia Vascolare diretta dal dottor Salvatore Tarantini, che ha eseguito l’intervento. La prognosi è di 60 giorni.

 

L'aggressore è un 26enne: Somane Duula, un cittadino somalo che sabato scorso ha dato in escandescenza sul bus della linea 11 di Rimini, quando due controllori gli ha chiesto il biglietto. Ha ferito e accoltellato quattro persone e poi ha continuato anche fuori dal mezzo, dove sul lungomare Regina Margherita ha incontrato il bambino e lo ha ferito gravemente alla gola. Il 26enne in pochi minuti ha estratto un coltello e ha colpito i due controllori donne con due fendenti: un colpo alla spalla e l'altro di striscio al collo. Poi è scappato nella zona del lungomare. Ha minacciato due automobilisti nel tentativo di fuggire in auto. Ma non ci è riuscito. Nella fuga a piedi ha accoltellato altre due persone ed un bimbo.  Il piccolo, 6 anni, colpito alla gola è arrivato in condizioni molto gravi all'ospedale Infermi di Rimini. La lama gli ha reciso la giugulare. Il somalo è stato bloccato e arrestato dalla polizia mentre si trovava a bordo del Metromare.   

Ora l’uomo dovrà rispondere di diverse accuse, fra le più gravi quelle di tentato omicidio aggravato.

Le reazioni dei presenti sono state di sconcerto e rabbia e a Rimini c’è una ferma condanna della politica locale per il folle gesto del 26enne: l’uomo è comunque stato arrestato per tentato omicidio, lesioni e rapina. Gli investigatori della squadra Mobile di Rimini lavorano per capire l'origine del gesto e ricostruire la 'storia' dell'indagato. 

Al momento sembra esclusa la pista del terrorismo. L'aggressore ha ammesso di aver fatto uso di cocaina prima del raptus di violenza. Il suo interrogatorio è durato pochi minuti, poiché Somane non capiva bene la lingua italiana e non è stato trovato un interprete. In un inglese stentato ha tuttavia ammesso l'uso della sostanza stupefacente. Il somalo si trova in Italia da due mesi e prima del fatto era ospitato dalla comunità della Croce Rossa di Riccione avendo chiesto lo status di rifugiato.

Ora si trova nel carcere riminese dei Casetti e oggi martedì 14 settembre, si terrà l'udienza di convalida davanti al Gip. Sul 26enne pesano le accuse di lesioni aggravate, tentata rapina e tentato omicidio in particolare nei confronti del bambino.  Somane Duula era arrivato in Europa nel 2015 e aveva fatto domanda di asilo in vari Paesi. Il 26enne non avrebbe precedenti specifici ma gli agenti stanno studiando anche il suo passato per rilevare altri eventuali comportamenti aggressivi e violenti.  Il bimbo di sei anni accoltellato alla carotide è figlio di una coppia originaria del Bangladesh e ieri mattina sarebbe andato al suo primo giorno di scuola. "Una famiglia che vive ore drammatiche per il figlio, fatta di persone di grande dignità", dice Jamil Sadegholvaad, assessore comunale di Rimini. "Una storia di integrazione riuscita", aggiunge.