Ragazzo tetraplegico muore dopo essere rimasto per ore sotto al sole. Il ragazzo sarebbe morto poco dopo a casa dove è stato rinvenuto dalla madre e, dopo, dal personale del 118, forse, chiamato dalla donna.
Il fatto è accaduto a Grammichele (provincia di Catania) dove la donna di 45 anni è finita in manette dopo che l’ispezione del cadavere avrebbe fatto emergere delle incongruenze. Per i sanitari, infatti, il ragazzo, affetto da grave ritardo mentale, non sarebbe potuto morire in quelle circostanze dentro casa. Per questo si pensa che sia stato lasciato volutamente per ore sotto il sole cocente dalla madre e solo dopo riportato nella propria abitazione.
Inoltre, dai rilievi, sembra che il giovane fosse morto da almeno 26 ore prima del ritrovamento della salma e che fosse tenuto in casa con l’aria condizionata accesa, forse per depistare il personale sanitario dai veri motivi della morte.
L’arresto della madre e le accuse
Al momento la donna è stata arrestata e le è stata contestata anche l’aggravante delle condizioni di salute del ragazzo. Da quello che emerge dai primi esami, sembra che già in passato fosse stata denunciata per abbandono del figlio quando era ancora minorenne. Si consuma così l’ennesima tragedia familiare ai danni di una persona completamente inerme e indifesa. Le difficoltà in famiglia, forse, i problemi per la “gestione” del ragazzo e chissà cos’altro potrebbero aver portato la donna all’esasperazione al punto da abbandonare il figlio per ore sotto al sole.
Si sarebbe potuto intervenire prima e magari chiedere aiuto agli assistenti sociali; magari sarebbe stato sufficiente tenere alta l’attenzione su quella famiglia e sui suoi problemi; però adesso è troppo tardi per pensare a cosa si poteva fare. Adesso bisogna che tutti si fermino a pensare a cosa non è stato fatto o è stato volutamente ignorato. Intanto a farne le spese è stata una persona innocente, tradita dalla sua stessa madre.