Italia - Pioggia di razzi sull'aeroporto di Tel Aviv. Continuano i combattimenti sulla Striscia di Gaza

Continuano gli scontri sulla Striscia di Gaza, colpiti obiettivi militari e civili: decine di feriti e diversi morti

Fonte: Unsplash

Redazione 12/05/2021 10:11

Nuova notte di terrore a Israele, Tel Aviv si è risvegliata all’alba con il suono delle sirene che avvisano la popolazione di una raffica di missili diretti verso l’aeroporto. L'allarme è risuonato nella notte, intorno alle 6 di questa mattina, le 5 in Italia; a Tel Aviv e nelle città vicine la popolazione ha cercato di mettersi al riparo dentro le stanze protette o nei rifugi pubblici costruiti per resistere agli attacchi missilistici. Chiuse le scuole, fermo il traffico ferroviario e un paese intero si sveglia di nuovo e per l’ennesima volta sotto i bombardamenti. Dall’inizio delle operazioni militari, lunedì sera, sulla Striscia di Gaza sono stati lanciati oltre 1000 tra razzi e colpi di mortaio. Più di 500 gli obiettivi sensibili come strutture militari e armamenti nel mirino dei missili. Continua intanto la scia di sangue delle persone rimaste coinvolte negli attacchi: una donna è morta d’infarto, altre due persone poco prima si sono trovati vicino a uno degli obiettivi dei lanci e molti altri sono rimasti coinvolti nell’escalation di violenza che sta mettendo a ferro e fuoco un territorio ormai tristemente abituato alla guerra.
Terzo giorno di scontri sulla Striscia di Gaza
Divampa la guerra tra Israele e Hamas ma sembra che entrambe le parti chiamate in causa non abbiano intenzione di cedere e annunciano di voler proseguire il conflitto senza “limiti di tempo”. Alle decine di razzi arrivati da Gaza, di cui solo 200 intercettati, ha fatto seguito la decisa risposta contro diversi obiettivi di Hamas e della Jihad. Non si contano più i feriti e le vittime crescono di giorno in giorno. Al momento la popolazione di questi territori è rinchiusa nei rifugi pubblici ma la situazione sta rapidamente degenerando e anche le proteste continuano a dilagare in tutto il paese. È il terzo giorno di scontri e mentre l’Europa e il mondo intero invoca il cessate il fuoco Israele e Hamas non intendono fare nemmeno un passo indietro e continuano in questa continua rappresaglia che sta mettendo in ginocchio un paese allo stremo delle forze.
 
 

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