I fatti
Da ieri 19 agosto, un uomo è in stato di fermo, piantonato in ospedale a Cagliari. Si tratta di Giancarlo Fonsatti, 55 anni, conosciuto come 'Renato', trasferito in ospedale perché ferito, dopo che suo zio Paolo Fonsatti, 73 anni, ex sottufficiale dell'esercito, era stato trovato morto mercoledì nella sua casa nella borgata S'Ungrori ad Arborea, nell'Oristanese. Nell'occasione il nipote di trovava in casa col cadavere.
Giancarlo Fonsatti, rimasto ferito, aveva chiamato i carabinieri e detto loro che erano stati due rapinatori. Ma gli inquirenti non gli hanno creduto e ritengono l'uomo il principale indiziato di omicidio.
Il nipote della vittima è stato raggiunto dal provvedimento di fermo giudiziario per l'accusa di omicidio volontario.
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Oristano ed è stato notificato ieri pomeriggio.
Le indagini
Sembra che da ieri ci sia una svolta nell'inchiesta sull'omicidio dell'ex sottufficiale dell'Esercito, Paolo Fonsatti, 73 anni, ucciso mercoledì mattina a coltellate nella sua abitazione di Arborea, in provincia di Oristano.
I carabinieri con l'intervento dei Ris (reparti investigativi speciali) ieri mattina hanno effettuato dei rilievi sul luogo del delitto, che hanno portato la Procura di Oristano ad emettere il provvedimento di fermo nei confronti del nipote Giancarlo Fonsatti, 55 anni, conosciuto come Renato.
Ma oltre ai rilievi, altri indizi depongono a favore di questa pista di indagine: Giancarlo Fonsatti infatti, aveva dato l'allarme, chiamando i carabinieri e aveva dichiarato loro di essere rimasto vittima di una rapina insieme allo zio. L’uomo si trovava quindi già a casa della vittima.
I militari però non gli hanno creduto e lo ritengono il principale e per il momento unico indiziato di omicidio volontario. Attualmente l’indagato è ferito e ricoverato all’ospedale di Cagliari, qui in stato di fermo e piantonato.
Nell'abitazione dell’ex militare ucciso, non sono state trovate altre impronte riconducibili a persone diverse dal nipote. È questo uno degli elementi che ha portato la procura di Oristano a emettere nei confronti del Fonsatti il provvedimento di fermo per omicidio volontario. Il Ris e i carabinieri del Nucleo investigativo di Oristano hanno anche accertato che qualcuno, probabilmente il fermato, avrebbe anche tentato di pulire alcune tracce. Al momento il movente del gesto è del tutto sconosciuto.
L'unica cosa certa è che il nipote faceva costantemente richieste di denaro, ma anche di generi di prima necessità, sia allo zio che ad altri parenti.