Pochi giorni dopo la terribile notizia della morte di Matthew Perry, una nuova tragedia sconvolge i fan e l’intero mondo del cinema. Evan Ellingson è stato infatti trovato morto nella sua casa a a Fontana, in California. L’attore aveva appena 35 anni.

Le forze dell’ordine e la famiglia dell’attore non hanno comunicato ufficialmente le ragioni del decesso. In passato Ellingson aveva però avuto problemi di droga. Secondo quanto riportato dal sito TMZ, il primo a dare la notizia, al momento non si esclude nemmeno che possa essersi trattato di un omicidio. Questa ipotesi sembra però essere stata smentita dalle autorità che, dopo i primi rilievi, hanno escluso il coinvolgimento di altre persone nella sua morte. Anche il padre Micheal ha ammesso i problemi di tossicodipendenza del figlio, pur dicendo che "era da molto tempo che stava meglio e la sua improvvisa scomparsa è stata uno choc totale per tutta la nostra famiglia”. Già nel 2008 il fratello era venuto a mancare proprio a causa di una overdose.

Evan Ellingson ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema da giovanissimo, ad appena 13 anni, con un'apparizione in General Hospital. Successivamente, nel 2009, ha interpretato il figlio adolescente di Cameron Diaz nel film La custode di mia sorella. Il ruolo per cui veniva più ricordato è però quello di Kyle Harmon in CSI Miami. Per la celebre serie investigativa è apparso per un totale di 18 episodi in 3 anni. Dal 2010 aveva però deciso di ritirarsi dal grande schermo. Nonostante le grandi promesse, la sua carriera non era infatti mai decollata definitivamente. Un rimpianto che forse potrebbe averlo spinto nel mondo della droga, fino a lasciare del tutto Hollywood. In un’intervista, Ellingson aveva comunque raccontato di non aver rimpianti: “La mia infanzia è stata bella. Ero impegnato a fare le cose che amo. Non ho avuto rimpianti perché ho scoperto presto la mia passione per la recitazione”.