La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo per fare luce sulla
morte di Michele Merlo colpito da una emorragia cerebrale provocata da leucemia fulminante. I genitori di Michele chiedono risposte su quello che è accaduto al figlio 28enne, ex cantante di Amici, deceduto ieri nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Bologna dove era stato ricoverato. Al vaglio eventuali errori nella diagnosi che possano aver causato la sua morte. Intanto la Ausl ha già avviato un’indagine interna.
Autorizzata l’autopsia sul corpo
Il procuratore capo Giuseppe Amato ha spiegato che è stata necessaria l’apertura di un’indagine affinché venisse effettuata l’autopsia sul corpo di Michele Merlo e “che vengano svolte le attività investigative connesse”. Non desistono la mamma e il papà del 28enne e chiedono che i magistrati “verifichino se vi siano starti errori o omissioni” prima del ricovero che “abbiano determinato irreversibilmente la sorte del proprio figlio”.
Il racconto del padre
I genitori di Michele con l’aiuto dei loro avvocati hanno depositato una denuncia presso la Procura di Bologna e chiesto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche. “Si sentiva male da giorni” ed era “già andato in ospedale, al pronto soccorso di Vergato”, ha raccontato il padre di Michele, Domenico Merlo. E lì “probabilmente i sintomi erano stati confusi con una semplice forma influenzale ed era stato rimandato a casa con la sola prescrizione dell’antibiotico”. Lo stesso ragazzo in un messaggio inviato alla fidanzata si sarebbe lamentato di essere stato congedato in malo modo: “Mi dicono - le parole scritte da Michele - che intaso il Pronto Soccorso per due placche in gola”. Ora la famiglia pretende risposte.