Eroina, cocaina, hashish; nessuna richiesta restava inevasa per i 4 gruppi di spacciatori che si erano divisi un territorio che da Lecco arrivava sino a Monza ed in Brianza. A finire in carcere stamattina sono state 5 persone mentre per altre 2 la magistratura ha imposto l’obbligo di dimora. Sono ricercati altri 10 spacciatori per i quali sono stati emessi altri provvedimenti cautelari. Le diverse “batterie”, i gruppi di spacciatori, secondo le indagini degli investigatori della Squadra mobile di Lecco, potevano contare su un giro di affari, nel periodo di conduzione delle indagini durate circa un anno, stimato intorno ai 300 mila euro. Sono 8 mila le dosi che i poliziotti stimano siano state vendute dagli spacciatori.
I 4 “territori” gestiti dagli spacciatori erano suddivisi tra i comuni di Lecco e Barzio; Verano Brianza, Monza, Arosio e Lissone; Erba, Cantù, Inverigo e Carugo; Briosco e Nibionno. Alto il consumo accertato di cocaina che veniva pagato dai tossicodipendenti 40 euro a dose.
Il metodo di spaccio utilizzato dalle bande era prevalentemente legato ad un’ordinazione telefonica dove si concordava tipo quantitativo prezzo e luogo della consegna; in questo modo il “call center” garantiva una disponibilità nelle 24 ore e non esponeva il singolo pusher a sequestri di quantitativi rilevanti da parte delle forze dell’ordine.