Durante l’importante evento religioso di Lag b'Omer al Monte Meron, in Israele, sono morte 44 persone e circa 150 sono rimaste ferite, alcune anche in gravi condizioni.
La causa dell’incidente è stata la grande quantità di persone, che si sono radunate in occasione delle celebrazioni di Lag b'Omer. Secondo quanto riportato dalle autorità israeliane, tra le vittime ci sono anche diversi bambini, e almeno sei persone sono in ospedale ricoverate in condizioni davvero critiche; il primo ministro lo ha definito: “Un disastro terribile”.
Quello di ieri è stato il primo evento aperto al pubblico dopo l’emergenza Coronavirus, che ha portato su tutto il territorio di Israele al blocco di qualsiasi tipologia di manifestazione pubblica e privata. Secondo la polizia, inoltre, alla celebrazione religiosa hanno preso parte circa 100 mila persone; un evento enorme, che ha avuto luogo verso l'una di notte. Come riportato dal Jesuralem Post, i pellegrini si trovavano vicino alla tomba del saggio rabbino Shimon Bar Yohai del II secolo, in mezzo a una folla enorme e a una calca di persone tutta ammassata.
A causare la tragedia è stato proprio il sovraffollamento, che secondo le autorità ha fatto scivolare alcune persone, e altre sono cadute come un effetto domino; secondo alcuni testimoni, la polizia avrebbe bloccato le vie d’uscita.
Dopo la tragedia sono intervenuti i soccorsi e si è proceduto con l'identificazione delle vittime e l'evacuazione di tutti i fedeli, e la ricerca dei numerosi dispersi.