Si è consegnato ai carabinieri
Patrick Alexander Kassen, il 52enne tedesco accusato di aver ucciso
Umberto Garzarella e Greta Nedrotti la sera del 19 giugno scorso sulle acque del
Lago di Garda mentre era alla guida del motoscafo - un Riva Aquarama - di proprietà dell'amico Christian Teismann.
Il ritorno nel Brennero
Al termine di un lungo lavoro di persuasione da parte della
Procura di Brescia in cui ha avuto un ruolo fondamentale l’avvocato Guido Sola, Kassen, originario di Gelsenkirchen e dirigente della Cellergy, non ha atteso la decisione della Oberlandesgericht di
Monaco, ovvero l’Alta Corte Regionale bavarese, sul mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti e si è presentato direttamente ai militari dell’Arma della compagnia di Salò, coordinati dal capitano Luca Starace, che lo hanno
trasferito in carcere a Brescia.
I capi d’accusa
Dovrà rispondere di
omicidio colposo e omissione di soccorso Patrick Alexander Kassen: questi i capi d’accusa a carico del 52enne nell’ordinanza cautelare emessa dal gip bresciano Andrea Gaboardi. L’uomo al largo di Salò avrebbe navigato “a forte velocità e comunque superiore ai cinque nodi consentiti manovrando in condizioni di manifesta ubriachezza”, si legge nell’ordinanza.
Lo stato di ebrezza era già stato dimostrato in precedenza dalle immagini riprese dalle telecamere e dall’alcoltest. Kassen inoltre avrebbe ignorato le luci della barca delle due vittime correttamente accese.
Adesso si attende l’interrogatorio da parte del gip. E intanto, l’arresto del 52enne è un primo passo verso la ricerca di giustizia per i genitori di Greta, Nadia e Raffaele Nedrotti, che solo due giorni fa si erano espressi così: “Spero che paghino per quello che hanno fatto - le parole del padre – non voglio pene di morte né niente, tanto mia figlia non me la dà indietro nessuno. Però devono capire lo sbaglio che han fatto. Era viva, se avessero chiamato i soccorsi, chissà”.