Il conflitto tra Hamas e Israele imperversa. In queste ore gli scontri sulla Striscia di Gaza si sono resi ancora più violenti. Non è arrivato, ancora, nessun cessate il fuoco tra le due forze militari. Intanto, tank e soldati israeliani sono entrati a Gaza City, la città che dal 2006 è guidata da Hamas. Negli insediamenti di Israele sono state uccise 1400 persone. Ancora non è chiara la strategia che possa garantire a Netanyahu di riportare l’enclave palestinese sotto controllo. Secondo alcune indiscrezioni, avrebbero perso la vita 8 mila tra uomini, donne e bambini.
Striscia di Gaza divisa in due
In queste ore Israele sta avanzando nella Striscia di Gaza. Nella parte centrale, a Sud di Gaza City, avrebbe già superato Sallah-a-din Road, la principale arteria della Striscia. L’obiettivo è raggiungere l’ospedale per poi puntare alla strada costiera al-Rashid. Invece, la seconda linea è partita da Nord, da Beit Lahya e il Rione Karameh, per arrivare all’ospedale Shifa.
Israele sparisce dalle mappe
I motori di ricerca cinesi, Baidu e Alibaba, non citano più lo stato israeliano. Sulle mappe risultano esserci i confini, ma il nome di Israele è sparito a differenza degli altri paesi vicini.
Altri morti
La guerra, ovviamente, non è soltanto concentrata a Gaza. Infatti, alcune fonti mediche palestinesi avrebbero confermato il decesso di un ragazzino di 14 anni in Cisgiordania per le ferite subite durante l’assalto di Israele al villaggio Zawata. Il numero delle vittime palestinesi, dal 7 ottobre in Cisgiordania, aumenta a 123.