Sarebbero almeno 724 le persone molte per il sisma di magnitudo 7.2 che sabato mattina ha colpito Haiti. I feriti sarebbero almeno 2800, ma si continua a scavare tra le macerie e non si esclude che questi numeri possano crescere nelle prossime ore.
La scossa di sabato è stato più forte di quella che 2010 devastò il paese è causò la morte di più di 200mila persone; stavolta l’epicentro è stato in una zona meno popolata a circa 130 chilometri dalla capitale, cosa che forse ha permesso di evitare il peggio. Al momento sembra che i danni più gravi siano stati registrati a Les Cayes, Jeremie e Baradères, dove ci sarebbero ancora moltissime persone intrappolate sotto gli edifici crollati.
Gli ospedali sono già al collasso e denunciano il rapido esaurimento delle forniture base come guanti, aghi e via dicendo. Si sta cercando ancora di valutare l’entità del danno per capire la reale portata della situazione; date le informazioni ancora parziale non si esclude un rapido peggioramento già dalle prossime ore con un consistente aumento di morti e feriti e una maggiore chiarezza dei danni riportati da edifici e infrastrutture.
A complicare tutto c’è anche il fatto che il paese sta vivendo un momento di grande instabilità politica che potrebbe rallentare ulteriormente la macchina dei soccorsi. A luglio infatti il presidente Jovenel Moise è stato assassinato e il primo ministro ha dichiarato lo stato di emergenza, ma senza chiedere aiuti internazionali.
Haiti un paese devastato
Haiti è uno dei paesi più poveri di tutto il Sud America e uno dei più poveri al mondo. Dopo il sisma del 2010 il paese ha impiegato mesi prima di tornare a una situazione normale, anche se in quel caso specifico ci fu anche una devastante epidemia di colera cha causò migliaia di morti. Poco dopo nel 2016 il paese fu colpito dal devastante uragano Michel, che uccise più di tremila persone e seminò morte e devastazione. La crisi politica è solo l’ultimo tassello di un malcontento che cresce da oltre un decennio, portando Haiti in una situazione di ulteriore crisi economica, sociale e politica.
La scossa di ieri non ha fatto che aggravare una situazione ritenuta già critica che potrebbe portare a conseguenze ancora più gravi per l’intero paese.
Intanto dalle prossime ore Haiti potrebbe essere attraversata dalla tempesta tropicale Grace che potrebbe rendere ancora più complicate le operazioni di salvataggio. Sono previste forte piogge già dalle prossime ore ma, ottimisticamente, Grace potrebbe virare e colpire di striscio il paese.