Italia - Giulia Cecchettin, confermata la causa della morte

La ricostruzione degli ultimi momenti di vita della giovane donna dopo l’aggressione dell’ex fidanzato Filippo Turetta

Fonte: Instagram

Redazione 22/11/2023 16:31

Una sequenza di violenze atroci culminata in un femminicidio di inaudita ferocia: questo è quanto emerge dall'ordinanza di custodia firmata dal giudice Benedetta Vitolo del Tribunale di Venezia riguardo all'omicidio di Giulia Cecchettin. La giovane studentessa, vittima dell'aggressione, è stata ritrovata senza vita in un anfratto roccioso in provincia di Pordenone, una settimana dopo la sua scomparsa avvenuta il 18 novembre.
  Giulia Cecchetin, la causa della morte
Il documento del Gip descrive una serie di eventi scioccanti che hanno portato alla morte della ragazza. La prima aggressione risale all'11 novembre, quando Giulia è stata attaccata nel parcheggio di Vigonovo a soli 150 metri da casa sua. Un testimone ha riferito di aver udito le grida di aiuto della ragazza mentre veniva ferita. Successivamente è stata costretta da Filippo Turetta a salire sulla sua auto, una Grande Punto nera. Le telecamere di aziende vicine alla zona industriale di Fossò hanno registrato la sequenza successiva alle 22:39, quando Giulia ha tentato di scappare prima di essere colpita nuovamente da Turetta, un individuo più veloce e molto più alto di lei. Successivamente è stata caricata nel bagagliaio dell'auto. Le indagini hanno rivelato tracce di sangue e nastro adesivo argentato, forse utilizzato per soffocare le grida di Giulia. L’autopsia effettuata dal medico legale nelle ultime ore è stata in grado di chiarire ulteriori elementi: la morte della ragazza sarebbe infatti stata causata da uno shock emorragico, ovvero il dissanguamento per le molte ferite da coltello.
  Il giudice: “Turetta pericoloso per altre donne”
L'accusa formulata nei confronti di Filippo Turetta è di omicidio aggravato dal vincolo affettivo e sequestro di persona. Il giudice Vitolo ha emesso un mandato europeo di cattura, eseguito in Germania, e ha stabilito che l'aggressore rimanga in carcere (APPROFONDISCI QUI). Il Gip ha infatti sottolineato la pericolosità di Turetta, definendolo incapace di autocontrollo. Una mancanza che potrebbe portare a ulteriori violenze contro altre donne. Il giovane è stato descritto come imprevedibile, avendo condotto in passato una vita apparentemente normale, ma improvvisamente compiendo un gesto folle e sconsiderato, secondo quanto riportato nell'ordinanza. 

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