Il furto avvenuto presso l'Ospedale Civico di Palermo ha suscitato indignazione e preoccupazione nella comunità. I ladri hanno infatti preso di mira per il colpo i regali destinati ai giovani pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica che affrontando la difficile battaglia contro il cancro. Tra gli oggetti trafugati, troviamo 10 tablet donati dalla Samot, un monitor holter pressorio portatile fornito dall'associazione La carezza di Vicky e Giorgia, bilance pesa persone e oggetti personali.
Palermo, la reazione al furto in ospedale
Il segretario del Nursind Palermo, Aurelio Guerriero, ha evidenziato il fatto che l'ondata di criminalità ha colpito persino l'ambito ospedaliero, un luogo dedicato alla guarigione e al conforto: "Chiediamo a questo punto, non solo ai commissari straordinari ma anche le istituzioni a vario livello, di voler garantire maggiore sicurezza nei luoghi di cura". Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha reagito con prontezza, definendo il furto un atto vergognoso: "Mi subito messo in contatto con il direttore generale Roberto Colletti per recuperare la lista dei doni che sono stati rubati. Li riacquisteremo con i fondi propri destinati alla beneficenza della Presidenza della Regione". Anche il presidente della IV Commissione al Comune di Palermo, Salvatore Imperiale, ha espresso il suo sdegno e ha deciso di agire concretamente: "Insieme al consigliere di circoscrizione Maurizio Davì ho deciso di recarmi presso il nosocomio palermitano e regalare ai bambini i giocattoli che avevamo pensato di destinare ai piccoli del quartiere Albergheria per festeggiare l’Epifania. Il furto è un atto vergognoso e ignobile, spero che chi si è reso responsabile rifletta su cosa voglia dire privare delle poche gioie i bambini che soffrono”.
La situazione sicurezza negli ospedali
Questo episodio ha sollevato una richiesta urgente di maggiore sicurezza negli ambienti ospedalieri, sottolineando la necessità di preservare quei luoghi sacri dedicati alla cura e al sostegno dei pazienti, soprattutto i più vulnerabili. La comunità ora si unisce per condannare questo atto ignobile e per garantire che situazioni del genere non si ripetano, preservando la fiducia e la sicurezza negli ospedali.