Italia - Francia, arrestati sette ex terroristi

L’operazione “Ombre Rosse” ha portato alla cattura di sette ex terroristi, appartenenti ad alcuni gruppi armati durante gli anni ’70 e ’80.

Redazione 29/04/2021 10:49

Operazione “Ombre Rosse”, sono sette gli ex terroristi arrestati in Francia da un’operazione congiunta tra le forze di polizia francesi e quelle italiane. Gli arrestati più tre persone in fuga sono accusati di terrorismo per fatti risalenti agli anni ’70 e ’80. Le persone fermate sono: Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti appartenenti alle Brigate Rosse; Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e di Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. In fuga, invece, ci sono Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura.
 
Gli Anni di Piombo, un macigno sul petto dell’Italia
Gli Anni di Piombo sono una ferita ancora aperta sulla pelle dell’Italia e degli italiani. Un periodo storico complicato fatto di violenza, attentati e paura che ha segnato profondamente il paese in una fase di profondi cambiamenti storico-sociali. Non sorprende, quindi, che a distanza di oltre 40 anni lo Stato stia cercando ancora di catturare i responsabili di quella stagione così sanguinosa che, nel mentre, si sono sparpagliati per il mondo e hanno ricominciato una nuova vita. Così come hanno fatto queste dieci persone in Francia.
 
Ma mentre il Governo italiano e quello francese esprimono soddisfazione per l’arresto di questi ex terroristi non tutti si dicono favorevoli a quanto accaduto.
In molti, infatti, sostengono che l’arresto dopo oltre 40 anni di distanza sia stato più una retata che una vera e propria operazione di Polizia, che ha portato alla cattura di persone anziane e in molti casi gravemente malate. Il ritardo nella giustizia è stato incalcolabile e i figli delle vittime, ormai adulti e in alcuni casi anche piuttosto avanti con l’età, possono tirare un sospiro di sollievo anche se i procedimenti arrivano in maniera estremamente tardiva.
Gli Anni di Piombo sono finiti da circa quattro decadi e tutti i responsabili della violenza di quel periodo difficilmente verranno catturati. O perché espatriati, o perché morti, oppure perché i loro nomi sono ancora secretati. Sono ancora moltissime le vittime di quel periodo che ancora attendono giustizia e che, probabilmente, non avranno mai. 
 
Erano anni complessi, impossibili da descrivere semplicemente con “giusto” e “sbagliato”, “buoni” o “cattivi”. Erano gli anni del terrorismo di Stato, di infiltrati e di violenze inenarrabili e di tanti sanguinosi attentati di cui il mandante resta ancora oggi ignoto. Tutto quello che sappiamo è che, al momento, sette vecchi sono stati affidati alla giustizia dopo oltre 40 anni. Ma questi potrebbero essere solo la punta dell’iceberg che nasconderebbe in profondità una verità scomoda e ancor più difficile da digerire per tutto il paese.

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