In soli tre giorni sono stati capaci di trasformare 800 brasiliani in cittadini italiani, al prezzo di 7 mila euro in contanti per ogni “pratica”, per un giro d’affari stimato in oltre 5 milioni di euro. Per questo sette brasiliani sono stati arrestati stamattina durante l’operazione “Super Santos” condotta dalla Squadra mobile tra Verbania e Novara. Sottoposto a obbligo di firma anche un parroco della Diocesi di Padova, colpevole di aver prodotto, in cambio di soldi, un certificato di battesimo falso per dimostrare la discendenza italiana.
Il gruppo criminale organizzava il pacchetto “tutto incluso” con non solo assistenza nelle pratiche per il rilascio della cittadinanza, ma anche escursioni sul lago Maggiore e degustazione dei prodotti locali.
Le indagini, durate oltre un anno, hanno smascherato un gruppo criminale che faceva apparire i brasiliani come residenti nei comuni delle provincie di Verbania e Novara, per ottenere l’iscrizione nei relativi registri, necessaria a perfezionare la pratica di cittadinanza.
Prima di lasciare l’Italia, i neoitaliani postavano su Facebook un selfie col passaporto comunitario in mano e con alle spalle l'ingresso del Municipio e prendevano il volo verso Stati Uniti e Canada dove, da cittadini Ue, sarebbe stato più semplice entrare.
Mesi di conversazioni telefoniche intercettate anche in portoghese, numerosi appostamenti tra aeroporti e località di arrivo, centinaia di perquisizioni negli immobili dove alloggiavano i brasiliani hanno portato alla ribalta migliaia di pratiche di cittadinanza false, frutto dell’enorme business illecito messo in piedi dagli arrestati.