Italia - Dopo 20 anni le truppe Usa lasciano l'Afghanistan, esultano i talebani

Il ritiro è stato completato con un giorno d'anticipo rispetto alla data fissata. I talebani: "Il Paese è finalmente indipendente"

Redazione 31/08/2021 10:30

Dopo 20 anni gli Stati Uniti hanno lasciato ufficialmente l'Afghanistan mettendo così fine alla loro presenza militare sul territorio. Lo ha annunciato il capo del comando centrale degli Stati Uniti, il generale Kenneth McKenzie: "Sono qui per annunciare il completamento del nostro ritiro e la fine della missione militare per evacuare i cittadini americani, i cittadini di paesi terzi e gli afghani vulnerabili" ha detto prima che le truppe lasciassero l'Afghanistan. 
 
I talebani hanno guardato partire l'ultimo volo Usa da Kabul per poi festeggiare la fine della guerra con fuochi d'artificio e sfilando simbolicamente sulla pista internazionale dell'aeroporto. I militari americani hanno lasciato Kabul con un giorno di anticipo rispetto alla data fissata del 31 agosto. "E' una missione che ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden insieme a molti cospiratori di Al-Qaida - ha evidenziato McKenzie - Il costo è stato 2.461 militari e civili americani uccisi ed oltre 20 mila feriti, inclusi sfortunatamente i 13 marines morti la scorsa settimana".
 
Talebani: "L'Afghanistan è finalmente indipendente"
Prima di far rientro negli Usa, l'esercito statunitense ha reso inutilizzabili i veicoli blindati, un sistema di difesa antimissilistica e di aerei che si trovavano all'aeroporto di Kabul. Il portavoce dei talebani ha esultato alla "piena indipendenza" del Paese. Ma intanto il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha assicurato che i neo governatori dell'Afghanistan dovranno mettere in atto una serie di azioni per avere supporto: in primis c'è il rispetto per le donne e le minoranze e la formazione di un governo inclusivo. Inoltre, non si dovranno verificare attacchi di rappresaglia. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha dato il via libera a una risoluzione sulla partenza "sicura" dall'Afghanistan anche dopo il 31 agosto, passata con 13 voti a favore e 2 astenuti, Cina e Russia. 
 
La paura degli attentati da parte dell'Isis
Non ha mai abbandonato gli americani la paura degli attentati da parte dei jihadisti dell'Isis-K. Anche nelle ore precedenti al ritiro delle truppe Usa, il Pentagono aveva parlato di minacce "reali" e "specifiche". Prima del ritiro definitivo, razzi erano stati lanciati sull'aeroporto Karzai di Kabul da parte dell'Isis. I jihadisti avevano rivendicato il lancio di "sei razzi Katyusha": questo dopo l'attentato kamikaze che lo scorso 26 agosto ha ucciso oltre 170 persone davanti ai cancelli dello scalo.
 
Le reazioni
"Alcuni elementi non vogliono la pace in Afghanistan, ma che continui l'occupazione americana. Ma avete visto, noi siamo stati capaci di portare la pace. La gente è felice", ha detto Hanas Haqqani, della rete di miliziani Haqqani che fa parte del movimento dei talebani. "E' normale che quando c'è un cambio di regime ci siano delle difficoltà all'inizio", ha affermato mettendo in evidenza che presunti talebani che hanno derubato le persone si trovano "in prigione adesso".
 
Intanto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, commenta così il ritiro delle ultime truppe Usa da Kabul: "La partenza dei militari ha dimostrato che la politica di intervento militare sfrenato e di imposizione dei propri valori e sistemi sociali in altri Paesi è irrealizzabile ed è destinata al fallimento". Il portavoce della Cina ritiene che l'Afghanistan sia stato in grado "di liberarsi dell'occupazione militare straniera e ha inaugurato un nuovo punto di partenza per la pace e la ricostruzione nazionale. La storia dell'Afghanistan ha aperto una nuova pagina".

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