Italia - Delitto Chiara Ugolini, il presunto omicida non risponde alle domande del gip: oggi l'autopsia

Verona, si attende la convalida del fermo per Emanuele Impellizzeri: nella bocca della 27enne è stato trovato uno straccio imbevuto di candeggina

Fonte: Facebook

Redazione 08/09/2021 10:59

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Emanuele Impellizzeri, l'uomo di 38 anni fermato per l'omicidio di Chiara Ugolini, la 27enne trovata uccisa la sera del 5 settembre nella sua abitazione di Calmasino, nel Veronese. Impellizzeri era stato già bloccato dalla polizia stradale domenica sera nei pressi di Firenze mentre fuggiva in sella alla sua moto sulla A1. Si è svolto stamattina l'interrogatorio di convalida del fermo dinanzi al gip Angela Fantechi, ma l'uomo non avrebbe risposto al giudice che nelle prossime ore deciderà se convalidare il fermo.  
 
Oggi l'autopsia
Sarà effettuata oggi pomeriggio l'autopsia che permetterà di chiarire le cause della morte di Chiara Ugolini. L'esame potrà rilevare se la vittima sia stata colpita alla testa con un corpo contundente durante una lite o sia caduta battendo la testa come riiferito dal presunto omicida. La 27enne è stata trovata con uno straccio imbevuto di candeggina in bocca e presentava un'unica fuoriuscita di sangue che sarebbe compatibile con l'ipotesi di emorragia interna. Sono assenti, invece, segni di contusione al corpo o alla testa. Questo smentirebbe quanto riferito da Impellizzari e cioè di una spinta che l'avrebbe fatta cadere a terra. 
 
Il movente
Intanto, proseguono le indagini dei carabinieri del Comando Provinciale di Verona per venire a capo del movente dell'omicidio. I militari escludono l'ipotesi di un tentativo di furto finito male e anche quello delle liti condominiali, che in realtà sarebbero inesistenti. Sembra invece sempre più possibile il movente dell'aggressione a scopo sessuale da parte dell'uomo: potrebbe trattarsi quindi di femminicidio. Al momento del fermo, il presunto omicida aveva i vestiti sporchi di sangue ed evidenti graffi sul volto. Di qui l'ipotesi che la vittima avrebbe cercato di difendersi fino all'ultimo. Impellizzari, che era reduce da una condanna per due rapine, era stato affidato ai servizi sociali e stava scontando la pena. L'uomo ha ammesso che avrebbe trovato la ragazza nel suo appartamento ma senza chiarire il perché della sua intrusione.

Notizie interessanti:

Vedi altro