Chernobyl il reattore 4 della celebre centrale nucleare torna a far paura: sono riprese le reazioni di fissione. Il primo allarme è stato lanciato dagli scienziati ucraino che qualche giorno fa hanno osservato la ripresa delle attività del reattore che nel 1986 ha causato la catastrofe nucleare che tutti tristemente conosciamo. Da quello che dicono gli scienziati sembra che le masse di uranio nascoste sotto il reattore 4 avrebbero ripreso le loro reazioni di fissione. Quello che gli esperti stanno cercando di capire è se queste reazioni si esauriranno da sole o se ci sarà bisogno dell’intervento umano per scongiurare un secondo incidente come quello avvenuto negli anni ’80. Chiaramente nel peggiore dei casi, gli scienziati rassicurano, che non si tratterebbe di un evento della portata del precedente ma sarebbe una situazione molto più contenuta e che non dovrebbe avere gravi ripercussioni sull’Europa e sul mondo.
Al momento la situazione sembra sotto controllo e queste reazioni stanno avvenendo lentamente. Non si sa se ci sarà bisogno di un intervento umano o se i processi si esauriranno da soli nel giro di qualche settimana. L’unica certezza è Chernobyl ha di nuovo gli occhi puntati, in attesa di ulteriori sviluppi di una situazione che da 35 anni preoccupa il mondo intero.
Chernobyl, cosa sta succedendo sotto il sarcofago protettivo?
Il sarcofago di cemento costruito a protezione del reattore dopo l’incidente del 1986 ha iniziato a far passare l’acqua piovana che aumenta il rischio i reazioni chimiche che potrebbero innescare la fusione. Nei giorni di pioggia forte, infatti, il contatore di neutroni segnava dei picchi fortissimi che poi tornavano a livelli normali. Il nuovo sarcofago protettivo aveva anche il compito di proteggere il reattore dalla pioggia e così è stato fino a che gli scienziati non hanno rilevato alcuni picchi di neutroni in corrispondenza della stanza 305/2. Gli esperti ipotizzano che all’interno del sarcofago stiano avvenendo delle reazioni che potrebbero arrivare fino al punto di rilasciare energia nucleare in maniera incontrollata. Niente a che vedere con quanto successo nel 1986, ovviamente, ma comunque queste reazioni potrebbero portare al crollo delle sezioni più instabili dell’edificio che rilascerebbero polvere radioattiva nell’aria.
Come già detto, al momento, la situazione è sotto controllo e gli scienziati stanno monitorando costantemente le reazioni in corso sotto al sarcofago di cemento in modo da poter agire in maniera tempestiva, qualora ce ne fosse bisogno. Dopo 35 anni, Chernobyl torna a far paura e anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante in ambito nucleare il ricordo di quel “lontano” 1986 e il terrore del nucleare tornano a far tremare il mondo intero.