Italia - Caso Regeni: a processo i 007 egiziani

Rinviati a giudizio i 4 agenti 007 egiziani, che secondo il Gup di Roma sono responsabili della morte di Giulio Regeni.

Redazione 26/05/2021 10:45

Il prossimo 14 ottobre 2021 si svolgerà il processo ai 4 agenti 007 egiziani, accusati del sequestro, della tortura e dell’omicidio del giovane dottorando Giulio Regeni. La tragedia risale al 2016, anno in cui il giovane ricercatore friulano residente al Cairo venne rapito il 26 gennaio, per poi essere ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo; il corpo abbandonato lungo una strada periferica della città.
 
Le indagini sul caso Regeni
Dal 2016 le indagini sul caso Regeni non si sono mai fermate, nonostante i depistaggi e le svariate omissioni da parte delle autorità egiziane. La svolta è giunta nel nel dicembre 2018, quando la Procura di Roma iscrive nel registro degli indagati gli 007 egiziani, alti ufficiali dei servizi segreti civili e della polizia investigativa d'Egitto, accusati di sequestro di persona. Le autorità egiziane hanno respinto le accuse, affermando che gli agenti accusati dell’omicidio Regeni non hanno avuto nessun ruolo nella vicenda; secondo il Cairo  i responsabili sarebbero una banda di criminali rimasti uccisi in uno scontro con la polizia locale. La lotta per avere giustizia sul caso Regeni è stata portata avanti dai genitori del ragazzo, che di anno in anno si sono battuti per far emergere la verità sulla morte del figlio; queste le parole dei due coniugi, riportate dal loro avvocato: “Paola e Claudio dicono spesso che su Giulio sono stati violati tutti i diritti umani, da oggi abbiamo la fondata speranza che almeno il diritto alla verità non verrà violato. Ci abbiamo messo 64 mesi. Ma è un buon traguardo e un buon punto di partenza”. Intanto, ieri il Gup di Roma Pierluigi Balestrieri, dopo una camera di consiglio durata tre ore, ha rinviato a giudizio gli agenti della National Security del Cairo, ed è stata stabilita la prima udienza davanti alla III Corte d’Assise.

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