Il fatto
Salvatore Staltari - questo il nome dell’uomo - ha chiamato il 118 dicendo di aver ucciso la moglie e la figlia minorenne e annunciando di stare per togliersi la vita. È successo nel primo pomeriggio di ieri a Carpiano, in provincia di Milano.
I carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, allertati dal 118, si sono precipitati sul posto, nella frazione Francolino, ma l’uomo, di 70 anni, era già morto. Oltre al suo cadavere i militari hanno trovato quello di una donna di 41 anni (la moglie dell’uomo di origine filippina) e di una ragazza di 15 anni (la figlia), nonchè l’arma del delitto: un revolver.
Sul posto sono giunti i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano oltre quelli della Compagnia di San Donato Milanese nonchè il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Lodi, competente per le indagini.
Le difficoltà economiche della famiglia
Secondo una prima ricostruzione sulla base delle dichiarazioni rese dai conoscenti e vicini, la convivenza familiare e era difficile e si sentivano spesso urla provenire dall'appartamento dove è avvenuta la tragedia. Prima di suicidarsi, l'uomo ha detto al 118 che non riusciva a trovare lavoro da diversi mesi. Per questo motivo, da qualche tempo, la famiglia veniva aiutata dai servizi sociali ma la situazione in casa era comunque particolarmente difficile per via dei problemi economici.
Il biglietto
Staltari ha lasciato anche un biglietto su cui, secondo quanto rsi apprende, avrebbe scritto che era stanco della moglie e che la figlia sarebbe stata troppo piccola per rimanere senza genitori. Per la presenza di questo biglietto gli investigatori ritengono che il gesto non sia stato il frutto di un raptus ma un’azione premeditata. A quanto si apprende, il 70enne soffriva di depressione. Nonostante ciò, era lui che seguiva la figlia 15enne, accompagnandola anche ogni giorno a scuola, mentre la moglie lavorava part time in una ditta della zona.
Il PM che indaga ha detto: "Gesto da colossali vigliacchi"
“È una tragedia immane che ha colpito nostri concittadini e quindi l'intera comunità. Mi confronterò domani con i Servizi sociali". Lo ha detto Paolo Branca, il sindaco di Carpiano, che si è recato anche sul luogo dell’accaduto. Domani in Comune si terrà un summit della Giunta. Molto duro, invece, è stato il commento procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, che coordina le indagini: "La tragedia che si è verificata oggi a Carpiano, dove un uomo ha sterminato l'intera famiglia, è il miglior modo per essere ricordati come colossali vigliacchi. Non esistono problemi così insormontabili da giustificare il suicidio e l'omicidio".