Era il maggio del 2020 quando un ordigno era stato fatto esplodere al Centro per l’impiego di Avellino. Sull’avvenimento hanno indagato i Ros e i Carabinieri della città campana che in questi oltre 12 mesi di indagini hanno battuto al setaccio la zona nel tentativo di individuare e di assicurare alla giustizia i responsabili dell’accaduto.
Nelle ore passate le autorità hanno emesso due misure cautelari in carcere per altrettante persone ritenute responsabili dell’attentato dinamitardo ai danni della struttura. Lo scopo dell’attentato, secondo i diretti responsabili, era solo un modo per manifestare il proprio dissenso nei confronti dei provvedimenti emessi dal Governo per il contrasto del Covid-19 e per le restrizioni messe in campo per evitare la diffusione del virus.
Terrorismo ed eversione dell’ordine democratico
Nei confronti dei due arrestati ci sono accuse molto gravi: la fabbricazione illegale di un ordigno; il fatto di averlo portato in un luogo pubblico e di averlo fatto esplodere con seri rischi per l’incolumità delle persone e delle strutture verso cui era rivolto. La bomba, fanno sapere le forze dell’ordine, aveva un potenziale esplosivo molto importante che fortunatamente aveva danneggiato solamente il portone blindato del Centro per l’Impiego di Avellino, senza coinvolgere persone.
Il fatto è comunque gravissimo e i due dovranno rispondere anche dell’accusa di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, due aggravanti molto serie che potrebbero portare a una pena esemplare.
I due arrestati, il 51enne Ubaldo Pelosi e il 48enne Carmine Bassetti, sono simpatizzanti dei Movimenti Spontanei Popolari che circa un anno fa aderirono all’iniziativa di denuncia ai danni dell’ex premier Giuseppe Conte. Il gruppo accusava il Governo italiano di attentato contro la costituzione dello Stato, abuso d'ufficio e violenza privata", in relazione alle misure di contrasto della diffusione del Covid-19. I due avevano in programma anche una seconda azione violenta che, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, non è stata fortunatamente portata a termine.