La Polizia di Stato ha tratto in arresto di SAU Davide 33enne, pregiudicato, ritenuto responsabile di detenzione illegale di materiale esplosivo detenzione illegale di armi comuni da sparo e munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Da informazioni acquisite a seguito degli arresti operati lo scorso 3 novembre, PILI Michele, CALLEDDA Mario e PISANO Angelo,ritenuti responsabili della tentata rapina aggravata in pregiudizio di un noto risotratore di Cagliari, nella tarda serata di ieri gli investigatori della Squadra Mobile e gli Agenti dell’U.P.G.S.P. – Squadra Volante hanno portato a termine l’attività investigativa scoprendo la base logistica utilizzata dagli indagati, come luogo di rifugio e di custodia.
A seguito di alcuni riscontri si è proceduto pertanto ad una perquisizione presso l’abitazione del SAU, in via Is Maglias e nel pertinente garage, dove è stato rinvenuto tra l’altro il seguente materiale nr.1 pistola Beretta calibro 7,65 matricola “B92346W”, con relativo caricatore rifornito di nr.8 proiettili dello stesso calibro, risultata provento di furto in abitazione in data 30.05.2017; una pistola marca Bruni modello 92 cal. 9 mm. con la canna modificata, e relativo caricatore rifornito con 4 proiettili calibro 38; 37 cartucce calibro 7,65 e 52 cartucce calibro 9 x21 ed 8 calibro 380; nr.5 buste in cellophane del tipo sottovuoto contenente sostanza stupefacente vegetale essiccata del tipo Marijuana, per un peso complessivo di circa 3 Kg.; una confezione di colore bianco di forma cilindrica, lungo 460 mm e con diametro di 60 mm., per un peso complessivo di kg 1,560, contenente esplosivo commerciale, comunemente usato per lavori di sbancamento in cave, del tipo “EXEM 100; vari caschi da motociclista del tipo jet ed uno integrale, indumenti per il travisamento, guanti e fascette da elettricista; diverse targhe di veicoli, anche di motoveicoli della Polizia Municipale, provento di furto. Inoltre nel corso della perquisizione è stato rinvenuto un manufatto in pietra verosimilmente riconducibile all’Era Neolitica, rappresentante la “Dea Madre”, avvolta con materiale di protezione per imballaggio, su cui verranno richiesti gli accertamenti di specifica competenza.
La perquisizione presso l’abitazione e nel box auto veniva eseguita unitamente al personale dell’unità cinofila della Guardia di Finanza con cane a.d. “Ambra” e alla Squadra Artificieri e Antisabotaggio con cane a.d. “ABBA”.
Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di verificare l’eventuale riconducibilità di quanto rinvenuto al citato gruppo criminale per la pianificazione della rapina. Premesso quanto sopra il SAU è stato tratto in arresto per i delitti specificati, nonché denunciato per il reato di ricettazione.