Italia - Ancona, a un anno dal terremoto persone senza casa e fondi bloccati

La situazione nel capoluogo marchigiano ad un anno esatto dalla calamità che ha colpito la città

Fonte: Instagram - Autore: cittadiancona

Redazione 09/11/2023 12:22

È passato esattamente un anno da quel terremoto del 9 novembre 2022 che ha colpito Ancona, capoluogo delle Marche. Una scossa di magnitudo 5.5, che ha distrutto o parzialmente lesionato 54 condomini della città. Da quella data ben 750 persone (circa 400 famiglie) sono rimaste fuori dalla propria abitazione e non hanno ricevuto alcun fondo per la ricostruzione. I Cas (contributi di autonoma sistemazione) sono però stati stanziati e inviati dal governo alla Regione l’11 aprile 2023, con il decreto che ha sancito lo stato di emergenza. Nonostante questo, sette mesi dopo, la situazione è ancora bloccata.
  L'appello dei cittadini
Chiara Ianovitz, cittadina di Ancora rimasta fuori casa dall’11 novembre 2022, ha raccontato così la sua esperienza: “Immaginavo che i fondi Cas sarebbero arrivati in tempo, ma essendo ormai passato un anno ho scelto di trovare una casa. Così adesso pago sia l’affitto che il mutuo. Da mesi cerchiamo di avere notizie sui Cas e in Comune ci dicono che non hanno idea dei tempi. Da quanto sappiamo la Regione sarebbe pronta a erogarli, ma aspetta che l’amministrazione cittadina compia approfondimenti sui soggetti a cui spettano. Ma è da aprile c’è un decreto che ci riconosce come beneficiari. I nostri nomi li hanno ben chiari all’anagrafe, con tanto di ordinanze sindacali. Cos’altro serve? L’amministrazione ci è stata vicina in primavera, alla vigilia delle elezioni, adesso facciamo più fatica ad avere sostegno. C’è poi tutto il capitolo della ricostruzione, della sistemazione dei nostri immobili lesionati e inagibili. Alla fine è una guerra tra poveri, con i terremotati di sette anni fa, con gli alluvionati. Ma noi rischiamo di restare fuori da qualsiasi chance di futuro”.
  Le reazioni politiche
Giovanni Zinni (Fratelli d’Italia), vicesindaco di Ancona, ha parlato della situazione a Il Fatto Quotidiano: “Non esiste alcun problema Cas. Entro questa settimana con ogni probabilità firmeremo una delibera di giunta per avviare la procedura di liquidazione delle quote. Il ritardo è stato dovuto dalla burocrazia. Il vero problema per i terremotati, semmai, sarà la ristrutturazione delle case di proprietà. Il governo ci deve far sapere se i fondi saranno disponibili”. Delle parole che si aggiungono a quelle pronunciate dall’assessore Brandoni in Consiglio regionale: “Per la ricostruzione finora sono stati stanziati dal governo 4,8 milioni di euro. Per la seconda fase, la Regione ha presentato al Dipartimento di Protezione civile un elenco di 147 interventi su edifici di proprietà dei Comuni di Ancona, Fano e Pesaro, e delle province di Ancona e Pesaro-Urbino, per circa 62 milioni di euro”. Mastrovincenzo, consigliero d’opposizione ad Ancona, ha però replicato duramente: “Sui Cas il Comune di Ancona è scomparso dopo la vittoria elettorale, è vergognoso. La ‘filiera’ di destra non ha fatto nulla, neppure sulla ricostruzione. Meno di cinque milioni di euro è una cifra offensiva a fronte delle necessità”.
 
 

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