Italia - Alabama: condannato a morte sogna che lo vengano a prendere

L'agghiacciante confessione di Kenneth Smith, detenuto condannato alla pena di morte per omicidio

Fonte: Instagram - Autore: morbidknowledge

Redazione 23/01/2024 12:44

"Non ci voglio pensare", confessa Kenneth Smith al The Guardian. Il 58enne si prepara a essere trasferito nel "braccio della morte" del carcere di Holman, Alabama. Giovedì, affronterà un destino unico: la giustizia sarà eseguita attraverso l'utilizzo di una maschera ad azoto, una pratica mai sperimentata prima che suscita polemiche per la sua crudeltà.
  Smith, l'appello prima della pena di morte
Smith, il cui primo tentativo di esecuzione nel novembre 2022 è fallito, descrive con angoscia il prossimo procedimento: "Vomiterò nella maschera, tanto so che nessuno mi aiuterà, finirò per soffocare nel mio stesso vomito e mia moglie starà seduta lì a guardare." Questo nuovo metodo potrebbe causare sofferenze prolungate, in quanto la perdita di coscienza può verificarsi solo dopo lunghi minuti. "Sono in carcere da trentacinque anni, non sono stato punito? Trentacinque, è da trentacinque anni che vengo punito. Ho sofferto per ciò che ho fatto e così la mia famiglia". Smith è stato incarcerato per aver partecipato a un omicidio su commissione a poco più di vent'anni, per il quale ha trascorso trentacinque anni dietro le sbarre. Nel 1988 la sua condanna all'ergastolo è stata trasformata in pena di morte. Smith aveva confessato il suo coinvolgimento nell'omicidio di Elizabeth Sennett, ordinato da un predicatore della Chiesa di Cristo. Lui e un complice uccisero la donna a coltellate, ricevendo in cambio mille dollari. La sua storia, segnata da una prima esecuzione andata male, è permeata da segni di stress post-traumatico: "Sogno che mi vengono a prendere e io sono terrorizzato, non sono pronto. fratello".
  Kenneth Smith contro l'Alabama
Kenneth Smith guarda al futuro con preoccupazione, temendo che il metodo ad azoto possa diventare una pratica diffusa: "La mia paura è che questo metodo funzionerà e vi ritroverete presto il sistema all'azoto nel vostro Stato. Questo è ciò che mi preoccupa", lanciando un monito contro le possibili ripercussioni di questa nuova modalità di esecuzione. In mezzo alle critiche di attivisti dei diritti umani, medici e esperti forensi, la vicenda di Kenneth Smith pone in luce interrogativi profondi sulla giustizia e l'umanità nel sistema penitenziario americano.

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