Afghanistan, come prevedibile, il modo intero si trova ad affrontare una
nuova crisi umanitaria che porterà a milioni di nuovi profughi. Nel primo giorno dopo
il ritiro delle truppe USA, le persone stanno scappando in massa dal paese. Chi non è riuscito a fuggire in areo o sulle principali strade e autostrade ha, infatti, deciso di ripiegare per l’impervio confine con l’Iran e con i Balcani.
Decine e decine di persone stanno percorrendo i sentieri di montagna nel tentativo di dare a se stessi e alle proprie famiglie una vita migliore, lontana dal regime dei talebani. L’idea, da quello che si dice, è raggiungere la Turchia e da là proseguire verso la Grecia e l’ex Jugoslavia, nel tentativo di arrivare in Europa. Un viaggio di centinaia e centinaia di chilometri fatto di strade impervie, difficoltà e la paura continua di essere catturati o respinti dai vari paesi.
Afghanistan, la fuga da un paese in guerra
La situazione è tesa in Afghanistan con il nuovo regime dei talebani che sta già imponendo le prime restrizioni in barba alle dichiarazioni fatte solo qualche giorno fa. Non sorprende che migliaia di persone innocenti vogliano lasciare il paese al più presto, diretti verso l’Europa e gli stati confinanti.
La questione dei migranti è uno dei temi più caldi degli ultimi anni; nei vari vertici del G7 e del G20 si è parlato di aiuti concreti da parte di tutti i grandi della terra, eppure queste persone vengono sempre più spesso abbandonate a se stesse, in un paese che non li accoglie e, anzi, li respinge o li confina nei vari hub.
La rete solidale delle gente comune è forte, più forte di quella delle istituzioni, eppure non è sufficiente per arginare la marea umana e garantire a queste persone una vita dignitosa e le stesse possibilità che hanno tutti i cittadini europei.
La crisi umanitaria in Afghanistan era prevedibile; con la nascita del nuovo regime le persone hanno avuto paura e hanno compiuto quello che è forse uno dei gesti più estremi: prendere tutto quel poco che hanno e andare via dalla propria terra.
Nelle prossime settimane la situazione non può che peggiorare e sono previste anche ritorsioni da parte dei talebani per chi cerca di fuggire e nonostante i moniti dell’occidente di trattare la gente con umanità, probabilmente si assisterà all’ennesima ecatombe ai danni della povera gente.