Italia - Addio allo scrittore Daniele Del Giudice

E' morto questa notte, dopo una lunga e logorante malattia, lo scrittore italiano Daniele Del Giudice. Aveva 72 anni e sabato prossimo avrebbe ricevuto il Campiello alla carriera

Daniele-Del Giudice

Redazione 02/09/2021 14:15

E' morto questa notte, a 72 anni, lo scrittore italiano Daniele Del Giudice. Scoperto da Italo Calvino, Del Giudice è stato uno dei più importanti scrittori italini. Sabato prossimo avrebbe ricevuto il Premio Campiello alla Carriera. Non ce l'ha fatta, ma non sarebbe comunque andato a ritirarlo dato che già da molto tempo era gravemente malato. Era ricoverato in un centro di cura a Venezia dopo esser stato colpito da una violenta forma di Alzheimer. La sua morte, di certo, non ha lasciato indifferenza nel mondo della cultura. "E' una grave perdita per la cultura italiana, Del Giudice è stato uno dei più grandi scrittori del 900' italiano. E' veramente una perdita enorme. La sua rara sensibilità narrativa e letteraria è stata riconosciuta ovunque. Tutto il mondo della cultura si stringe in questo momento di dolore ai suoi cari", ha sottolineato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, commentando la morte di Del Giudice.
 
Un'infanzia difficile segnata dall'incontro con Calvino
Nato a Roma nel 1949 da padre svizzero, Del Giudice ha vissuto un'infanzia assai complicata, passata per lo più in un collegio. Suo padre morì che lui era ancora un bambino e gli lasciò in dote una macchina da scrivere, una enorme Underwood amerciana, ed una bici, una vecchia Bianchi 28. Non andò molto a scuola, ma non smise mai di passare i suoi pomeriggi a scrivere a macchina. Non conseguì nemmeno una laurea, ma ben presto iniziò a collaborare con riviste e giornali, mettendo in mostra una grande capacità di analisi oltre che una formidabile penna. Si spostò prima a Milano e poi definitivamente a Venezia. Ha intrapreso la sua carriera giornalistica e di critico letterario per "Paese Sera", per poi esordire da romanziere, scoperto da Italo Calvino, con il suo successo del 1983: "Lo Stadio di Wimbledon", pubblicato come tutti i suoi altri libri da Einaudi Editore. Alla sua prima intervista a Calvino dette subito del tu, evidenziando immediatamente le sue grandi qualità umane e letterarie. Nel suo secondo libro, "Atlante Occidentale" del 1985, che racconta il rapporto tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein, ottiene uno dei suoi più grandi successi. 
 
La passione per il volo
La sua più grande passione è stata il volo, una sorta di amore viscerale, e ad esso ha dedicato anche i racconti "Staccando l'ombra da terra" (pubblicati nel 1994), con i quali si è aggiudicato il Premio Bagutta. Racconti in cui si intrecciano l'esperienza aviatoria personale con altre storie: dalla caduta di un aereo sulla Conca di Crezzo alla tragedia di Ustica, raccontata attraverso i drammatici dialoghi del "voice recorder". Un libro sulle basi del volo e della vita, sul rapporto tra allievo e maestro. Nel 2002 ottiene anche il Premio Feltrinelli per il complesso della sua intera opera narrativa. Del Giudice è stato uno scrittore fine e arguto, che come il suo mentore Italo Calvino ha fatto del pensiero esatto il suo stile creativo. Come Calvino è stato però colpito da una malattia che lo ha colpito prorpio nella mente e nei pensieri: Calvino stroncato da un ictus, Del Giudice consumato dall'alzheimer.
 
Le opere
Ecco tutte le sue principali pubblicazioni:

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