A  Vercelli, in Piemonte, un 65enne cittadino italiano è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della figlia della compagna. La vicenda, caratterizzata da abusi sessuali iniziati quando la giovane aveva soli 12 anni, si è trasformata in un incubo quotidiano, con la vittima costretta a subire atti sempre più violenti e minacce psicologiche agghiaccianti. Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia, l’uomo avrebbe reagito con violenza ogni volta che la giovane si opponeva ai suoi inqualificabili desideri. La situazione ha raggiunto livelli insopportabili con il 65enne che, vedendo sfumare il controllo che prima aveva sulla vittima, si è scatenato in atti di furia.

Di recente le minacce hanno assunto una connotazione particolarmente inquietante, con l'uomo che avrebbe detto alla giovane: "Farai la fine di Giulia". Questa frase è chiaramente riferita a Giulia Cecchettin, la giovane donna del tragico omicidio perpetrato dal suo ex fidanzato Filippo Turetta a Vigonovo. La minaccia di ripetere un destino così orribile ha portato la vittima a rompere il silenzio e denunciare il patrigno alle autorità competenti. La pronta reazione della polizia ha permesso l'arresto del 65enne, con la procura che ha richiesto e ottenuto una misura cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia. Date la gravità delle condotte pregresse e delle minacce, gli investigatori hanno ritenuto opportuno trasferire l'uomo in una casa circondariale.

La storia sconvolgente mette in luce la persistenza della violenza domestica e la necessità di un intervento immediato per proteggere le vittime. La denuncia coraggiosa della giovane rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro la violenza domestica, incoraggiando altre vittime a parlare e a cercare giustizia. Mentre la comunità di Vercelli si confronta con questo terribile evento, è fondamentale sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di prevenire e contrastare la violenza in famiglia.