Arrivate nel nostro paese, per il momento, oltre 5 milioni di dosi di vaccino, pronte per dare nuova linfa vitale alla più grande campagna di immunizzazione di sempre. Con oltre le 2 milioni di dosi di AstraZeneca e l’ulteriore mezzo milione di Moderna e Johnson&Johnson, l’Italia potrebbe finalmente arrivare alle 500 mila inoculazioni al giorno. La palla, ora, passa a Governo e regioni che dovranno curare solo i tempi e i modi della logistica per far sì che questo avvenga. Inoltre a maggio dovrebbero arrivare tra i 15 e i 17 milioni di vaccini, questo secondo il Generale Figliuolo che si dice ottimista sul fatto che le case farmaceutiche rispettino gli accordi presi. Ottimisticamente, nella migliore delle ipotesi, il Generale ha auspicato anche di arrivare alle 6-700mila inoculazioni al giorno, anche se questo richiederebbe uno sforzo ulteriore al personale sanitario impegnato negli hub vaccinali in giro per l’Italia. Per quanto riguarda giugno, invece, i vaccini previsti sarebbero ben 31 milioni, con più di un milione di dosi al giorno da somministrare alla popolazione.
Insomma, se le cose andranno per il verso giusto, sembra che arriveremo al 60% di cittadini vaccinati entro l’estate e tra il 70 e l’80% prima dell’autunno.
Campagna vaccinale, l’italia schiaccia il piede sull’acceleratore
Il nuovo slancio alla campagna di immunizzazione è, ormai, strettamente legato alle riaperture che diventeranno anche uno dei parametri del “nuovo” sistema dei colori per le regioni. Tra le novità in arrivo, inoltre, sembra che il vaccino anti-covid di Pfizer sarà disponibile a breve anche per la fascia d’età 12-15 per cui sono stati fatti dei test e si sta già lavorando alla domanda di approvazione da inviare all’Ema. Secondo gli esperti, infatti, è proprio questa una delle fasce d’età da tenere più sotto controllo in quanto tra i principali vettori dei contagi in famiglia. Parlando al futuro, Moderna ha annunciato nelle ore passate che nel 2022 produrrà ben 3 miliardi di dosi mentre per l’anno ancora in corso dovrebbe riuscire a fornire (al mondo) tra gli 800 milioni e 1 miliardo di vaccini.
I vaccini sono, al momento, una delle poche armi che abbiamo a disposizione per combattere il virus, oltre ovviamente alle misure di contrasto dell’epidemia che ormai tutti conosciamo. Ottimisticamente si parla di un ritorno alla normalità già per il prossimo autunno\inverno anche se, spiegano gli esperti, per poterci liberare dalle mascherine (al chiuso) serviranno più vaccini e ulteriori studi riguardo al virus. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane, intanto la raccomandazione è sempre quella di tenere alta l’attenzione mantenendo il distanziamento sociale, indossando sempre la mascherina e igienizzando frequentemente le mani.