Così almeno si legge dalla circolare del Ministero della Salute che invita enti e regioni a seguire queste nuove linee guida nell’utilizzo del nuovo vaccino.
Intanto le 184mila dosi del siero Janssen, ferme da diversi giorni nell’Hub nazionale di Pratica di Mare, da oggi verranno distribuite in tutta Italia e questa cosa potrebbe accelerare non di poco la campagna vaccinale visto che si parla del primo composto che prevede una sola dose.
Casi di trombosi negli USA, colpa del vaccino?
L’imprevisto di limitare le somministrazioni agli over 60 potrebbe cambiare le carte in tavola, ma le autorità si dicono fiduciose e queste nuove direttive che sono state emanate a scopo puramente precauzionale visti i recenti casi di trombosi riscontrati negli Stati Uniti. Da parte sua l’Ema ha trovato un possibile collegamento tra il vaccino e i casi molto rari di coaguli di sangue con livelli di piastrine molto basse sviluppatisi dopo tre settimane dall’assunzione del siero Johnson&Johnson, che hanno riguardato tutte persone sotto i 60 anni di età e in prevalenza donne. Per questo pur ritenendo i benefici molto maggiori dei rischi l’agenzia ha preferito non prendere la questione alla leggera e imporre il limite di età per la somministrazione.
In mattina il Ministro Speranza e il Commissario straordinario il Generale Figliuolo, dopo un rapido briefing telefonico, si sono detti molto fiduciosi e confidano nelle decisioni dell’Ema e sulle nuove direttive sull’uso del vaccino.
A breve, inoltre, dovrebbe iniziare anche la nuova campagna di distribuzione con 1,5 milioni di dosi di Pfizer che dovrebbero arrivare in mattinata negli aeroporti di Ancona, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari, Bologna, Malpensa, Napoli, Pisa, Roma Ciampino e Venezia.
Le dosi verranno consegnate direttamente alle strutture interessate che provvederanno poi alla distribuzione nei vari punti di somministrazione.
Sembra ripartire così la
campagna vaccinale italiana che, seppur con qualche imprevisto, sta gradualmente decollando. Le autorità si dicono fiduciose del pronostico dei 500 mila vaccini al giorno e, se le cose procederanno senza ulteriori intoppi, i programmi potrebbero essere rispettati per arrivare, quindi, all’immunità di gregge prima del prossimo autunno.